Catania – Sono state appena protocollate le dimissioni di 12 dei 33 consiglieri della Camera di commercio di Catania che oggi pomeriggio avrebbero dovuto eleggere il presidente. Accordi saltati, rispetto e promozione del territorio andato in frantumi?
“La cordata dei dimissionari – dichiara uno di loro – si pone contro la supremazia di Confindustria e nel rispetto del tessuto economico commerciale che è l’anima su cui vive la città di Catania. Non avere nessuna rappresentanza in giunta impedisce al commercio di potersi esprimere anche e soprattutto per favorire una crescita del territorio che è profondamente mortificato in questo momento”
I 12 dimissionari appartengono alle sigle di Fedarcom, Confcommercio, Confersercenti, Coldiretti e Cidec. Hanno aderito alla linea delle dimissioni anche Cia e Confagricoltura pur non avendo rappresentanti in consiglio per cavilli burocratici.
Qual è lo scopo di queste dimissioni? Far cadere il consiglio, oppure altro? E da oggi pomeriggio cosa accadrà? Il Consiglio camerale decadrà e si procederà a un nuovo commissariamento che verrà formalizzato dal governatore Crocetta? Oppure, come sostengono altri, sarà solo un allungamento dei tempi (un mese, un mese e mezzo al massimo) per procedere a nuove nomine – se del caso anche d’ufficio – da parte delle stesse sigle sindacali che oggi hanno fatto dimettere i loro consiglieri?
Le risposte a queste domande arriveranno nei prossimi giorni. Quello che sembra certo è che “le dimissioni di oggi sono la conseguenza di un accordo – accettato da tutti, continua uno dei dodici – proposto da Confindustria Catania in base al quale si proponeva Domenico Bonaccorsi di Reburdone come presidente della Camera di Commercio mentre a ricoprire i tre dei cinque posti di giunta sarebbero andati Confcommercio, Confesercenti e Coldiretti. All’indomani dell’accordo una telefonata avvisava che avevamo capito male”.
Al momento in provincia di Catania i numeri sono: per Fedarcom, Confcommercio, Confersercenti, Coldiretti, Cidec, Cia e Confagricoltura: 16.319 imprese con 48.004 occupati nei settori del turismo, commercio, artigianato, industria, agricoltura, servizi alle persone e alle imprese. Per Confindustria: 6.335 imprese per un totale di 45.461 occupati.
@MonicAdorno