Varato il Piano Casa con le norme a sostegno dell’edilizia popolare

Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha elaborato il nuovo Piano Casa che presenta importanti novità, eccone alcune:
riduzione dal 15 al 10% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato;
– piano di recupero e manutenzione degli alloggi ex Iacp per 500 milioni di euro;
– incremento di 326 milioni dei fondi dedicati al sostegno per locazioni alle fasce più deboli;
– riscatto a termine dell’alloggio sociale (dopo 7 anni);
– aumento delle detrazioni Irpef per chi occupa alloggi sociali (per redditi fino a 30.000 euro);
– agevolazioni per chi affitta alloggi sociali nuovi o ristrutturati;
– lotta all’abusivismo: no residenza e allacciamento utenze per chi occupa abusivamente;
– incentivi alla realizzazione di alloggi sociali.

Sostegno all’affitto
a canone concordato
Per il quadriennio 2014-2017, l’aliquota è ridotta al 10%. Dati del MEF indicano che nel 2012 i contratti di locazione registrati sono stati duecentomila in più rispetto al 2010.
Saranno assegnati 100 milioni di euro al fondo affitto (50 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015) che si aggiungono ai 100 milioni di euro già stanziati dal decreto legge IMU dello scorso agosto (n. 102/2013) Acquisita l’intesa della Conferenza permanente Stato/Regioni e il concerto del Ministero dell’economia e delle finanze, ho firmato il 12 febbraio 2014 il decreto di riparto tra le regioni dei primi 50 milioni di euro per il 2014 (ora alla Corte dei Conti)
Altri 226 milioni di euro saranno assegnati al fondo morosità incolpevole (distribuiti dal 2014 al 2020) che si aggiungono ai 40 milioni di euro stanziati dal decreto legge IMU dello scorso agosto (n. 102/2013) Acquisito il concerto preliminare del Ministero dell’economia e delle finanze (4 marzo 2014), in data 5 marzo 2014  Lo schema di decreto ministeriale, previsto dall’art. 6, comma 5, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 102, che assegna al Fondo destinato agli inquilini morosi  incolpevoli 20 milioni di euro per l’anno 2014 ed altrettanti per l’anno 2015, a seguito del concerto preliminare con il Ministero dell’economia e delle finanze (nota del 4 marzo 2014) è stato inviato alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome in data 5 marzo 2014

Ampliamento offerta
alloggi ex Iacp
Il Piano potrà finanziare il recupero di oltre 12 mila alloggi, anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico e statico degli immobili. Il Piano va approvato entro 6 mesi con decreto del Ministro delle infrastrutture di concerto con il  Ministro dell’economia e del Ministro per gli affari regionali, d’intesa con la Conferenza unificata
Aggiuntivi 67,9 milioni di euro vanno al recupero di ulteriori 2.300 alloggi ex IACP da destinare alle categorie sociali disagiate (conduttori con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento, figli fiscalmente a carico e che risultino soggetti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione). Anche queste risorse vengono ripartite tra le regioni con il decreto che approva il Piano.

Sviluppo dell’edilizia
residenziale sociale
Per il triennio 2014 – 2016 gli inquilini di alloggi sociali beneficiano di una detrazione pari a 900 euro (per redditi non superiori euro 15.493,71) e a 450 euro (per redditi non superiori a euro 30.987,41)
Trascorsi almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l’inquilino ha facoltà di riscattare l’unità immobiliare.
Chi acquista ha 2 vantaggi: 1) l’Iva dovuta dall’acquirente (che è incassata da chi vende per riversarla allo Stato) viene corrisposta solo al momento del riscatto e non all’inizio; 2) il reperimento del fabbisogno finanziario residuo per l’acquisto è rimandato al momento dell’atto di acquisto. Chi vende rimanda la tassazione IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto
Con decreto MIT, previa intesa della Conferenza unificata, sono ripartiti 100 milioni di euro tra le Regioni che entro 60 giorni definiscono i requisiti di accesso e di permanenza nell’alloggio sociale, i criteri per la fissazione dei canoni di locazione, i prezzi di cessione per gli alloggi concessi in locazione con patto di futura vendita, eventuali norme di semplificazione per il rilascio del titolo abilitativo edilizio e riduzioni degli oneri di urbanizzazione.
Per il finanziamento della quota di alloggi per gli inquilini ERP nonché degli spazi e servizi collettivi dei soli Comuni che entro 90 giorni approvano i criteri di valutazione urbanistica, economica e funzionale degli interventi, le superfici complessive che possono essere cedute ad altri operatori ovvero trasferite su altre aree di proprietà pubblica o privata
Gli interventi sono inseriti in apposite convenzioni che i Comuni stipulano con gli operatori privati anche al fine di accedere al riparto dei 100 milioni di euro.

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