Del sopralluogo al Parco Gioeni da parte di Città Insieme non se n’è saputo più nulla. Un velo di pietoso silenzio è calato sull’intera vicenda forse perché il più tormentato parco cittadino è stato contagiato dall’omonimo Tondo e la sua situazione non è tra le migliori.
Della Villa Bellini meglio non dir nulla, stessa cosa vale per palazzo Bernini, corso dei Martiri della Libertà, San Berillo, Librino, Sangiorgio e via discorrendo. Un cenno a parte meritano i lavori attualmente in viale Africa per la realizzazione della rotonda di piazza Galatea… un’isola da circumnavigare più che una rotonda, alla luce del diametro di quella che potremmo definire piazza.
Non passa giorno che un consigliere comunale o di circoscrizione non contesti qualcosa, che gruppi di lavoratori non protestino, che comuni cittadini non si lamentino.
Ancora, a quasi un anno dalla sua elezione, la giunta guidata dal sindaco Bianco non è riuscita a mettere a posto neppure un qualcosina dello sconquasso trovato a Palazzo degli Elefanti e dintorni dopo anni di governo del centrodestra.
Questa volta il problema messo in evidenza è quello rappresentato dalla Pescheria, uno dei mercati storici più particolari non solo di Catania ma perfino dell’intera Italia.
A sollevarlo la Commissione Mercati della Prima Municipalità presieduta da Davide Ruffino.
Una situazione al limite dell’inverosimile tra sporcizia, disordine, abusivismo e traffico impazzito. Dove i Vigili Urbani si arrendono impotenti perché troppo pochi.
«Sono tanti i problemi – ha detto alla fine del sopralluogo Davide Ruffino – che ci hanno segnalato operatori e residenti e oggi abbiamo in effetti constatato che la zona del mercato storico della Pescheria è completamente lasciata a se stessa. Spero che si possa organizzare presto un incontro tra operatori e amministrazione comunale del quale io mi farò carico».