«Maurizio Pellegrino sarà l’allenatore del Catania anche per la prossima stagione». A confermarlo sulla panchina dei rossoazzurri è stato l’amministratore delegato dei siciliani Pablo Cosentino, affidando il Catania per la pronta risalita alla A a un allenatore capace di vincere 4 partite in 6 giornate, 3 tra l’altro consecutive. Si tratta dell’allenatore con la media punti più alta tra quelli che si sono seduti sulla panchina del Catania cioè due a gara.
Oltre il “barcaiolo che
diventerà capitano della nave”
Il Catania adesso pensa a ricostruire e a tener banco tra i tifosi che ci saranno a prescindere dalla categoria è il mercato. La notizia arrivata a poche ore dal “the end” su Maurizio Pellegrino – capace di dare ordine tattico e motivazioni nel momento peggiore per i rossoazzurri – ha fatto accennare un sorriso anche alla parte più estremista dei tifosi. Un allenatore che conosce bene l’ambiente, che è stato definito “traghettatore e barcaiolo”, ma non si è limitato a trasportare gli etnei da una serie all’altra, è stato capace di restituire a un gruppo che si era arreso, voglia di lottare e di crederci.
I giocatori si sono affidati a lui e nello spogliatoio etneo è tornata quella tranquillità che fa di una squadra “un gruppo”, capace di superare ogni difficoltà. I tifosi se ne sono accorti e lo hanno ringraziato nonostante la retrocessione, mentre hanno criticato dirigenza e squadra; la società si è resa conto che forse ripartire da chi del Catania era già stato, giocatore, allenatore e ora anche (erroneamente definito) “traghettatore” forse era la soluzione migliore. Un allenatore che fa dello spettacolo in campo la parola d’ordine e che adotta il 4 3 3, modulo nel Dna degli etnei da sempre, come sistema tattico: insomma, ci sono tutti gli ingredienti per tornare subito in serie A.
«Ci fidiamo molto di lui, del lavoro che fa e del suo modo di pensare», ha specificato Cosentino confermandolo anche per la prossima stagione.
Il pourparler che accende i tifosi
“Parole soltanto parole”, cantavano Mina e Alberto Lupo: chiacchiere come quelle che accompagneranno i prossimi mesi di mercato, che saranno caratterizzati come in tutte le sessioni da tante ipotesi e poche reali trattative. Il “pourparler” di questi mesi accenderà la curiosità dei tifosi, che sogneranno di poter avere una squadra attrezzata per tornare subito in serie A con questo o con quel campione, anche se la realtà è che la nuova squadra, come accade sempre, si conoscerà solo a ridosso dell’inizio del campionato. Proviamo anche noi a immaginare come sarà il Catania 2014-2015, il Catania della serie B, il Catania della rinascita dopo un’annata disgraziata. Quel che è certo è che gli etnei pensano in grande per poter ricordare la stagione 2014-2015, come quella della resurrezione. Si dovrà ripartire dai giovani, perché in serie B, come è stato ribadito in questi giorni dalla Lega, sarà obbligatorio puntare sugli under. In difesa si riparte da Frison in porta, con un giovane alle sue spalle, probabile l’arrivo di Gabriel del Milan.
Legrottaglie appenderà le scarpette al chiodo e passerà da ruolo di giocatore a quello di dirigente: quest’anno tra l’altro ha anche partecipato al corso di allenatore per poter ottenere il tesserino. Per Capuano rinnovo di contratto per un altro anno in modo che possa fare da chioccia ai più giovani. Conferma per Gyomber e Rolin. Con Biraghi si discuterà per capire se il prestito con il Cittadella potrà essere rinnovato per un altro anno. Partiranno Alvarez, in scadenza di contratto, Spolli, richiestissimo anche da formazioni europee e cercato anche dal Palermo, Monzon e Peruzzi, che non hanno convinto, e Bellusci. In mediana si lavora per confermare Rinaudo, anche se con la pre-convocazione al mondiale in tasca, il prezzo del cartellino dell’argentino potrebbe essere troppo esoso per una formazione di serie B.
Il capitano Izco ha chiesto di restare (ha comprato casa a Catania e tra poco sposerà in seconde nozze una campionessa di sci di Nicolosi) e con lui rimarrà Sergio Almiron su cui il Catania vuole costruire il futuro. Lodi sì, Lodi no? Per il fantasista napoletano la situazione è più complicata. Lui vorrebbe rimanere anche per stare vicino alla giovane compagna catanese Lea, ma il suo agente vorrebbe collocarlo in una “grande” anche non italiana. Anche per lui c’è il Palermo alle porte. Addio a Plasil e Barrientos, che andrà in Messico a guadagnare per tre volte lo stipendio italiano. Castro non si muoverà da Catania.
In attacco bisognerà rifondare. Probabile il ritorno di Antenucci dalla Ternana, uno che la B la conosce molto bene e che in questa categoria non ha mai deluso. Resterà il solo Bergessio, anche se sarà difficile trattenerlo viste le tantissime richieste. Via Pektovic, Boateng e Keko. Colpo a sorpresa di lunedì per Sebastiàn Eduardo Leto che ha rinnovato il contratto anche per la prossima stagione nonostante i continui – ma sorpassati a quanto pare – contrasti con i supporter etnei. Del futuro di Fedato si parlerà a giorni: il giovane potrebbe anche restare. Insomma, come dicevamo per ora solo tante ipotesi. Per capire quali saranno le linee del nuovo Catania, bisognerà attendere qualche mese.
Antonietta Licciardello