Aprire un tavolo di confronto tra istituzioni, aziende e associazioni di categoria: questo l’obiettivo con cui si è chiuso il convegno “Porto di Augusta: ritorno al futuro” che si è svolto a palazzo di Città venerdì 30 maggio.
Il momento di confronto, fortemente voluto dal Rotary Club di Augusta, ha invitato intorno ad un tavolo i maggiori interlocutori della problematica. Dopo i saluti del presidente del Rotary Salvo Giomblanco, che ha sottolineato la forte determinazione del club service nel promuovere e organizzare l’iniziativa, e del Prefetto Maria Carmela Librizzi, è stato il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale, direttore generale per il Trasporto Marittimo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Pujia, a tracciare un quadro della situazione che riguarda il porto, interessato da numerosi progetti di innovazione: dalla sinergia con altri porti nel progetto europeo che delinea la macro regione adriatica-ionica ai fondi che saranno utilizzati per progetti di coesione territoriale.
Due in particolare le innovazioni già in corso: il progetto “Costa” con cui la propulsione delle navi sarebbe ottenuta grazie al GNL, gas naturale da stoccare sulle navi allo stato liquido, e il progetto “Anna” che riguarda l’informatizzazione dei porti.
Il quadro relativo alla Marina Militare e alle sue attività portuali è stato poi tracciato dal comandante di Marisicilia, contrammiraglio Roberto Camerini, che ha evidenziato come nell’area del Mediterraneo transiti il 21% del traffico mondiale: ”Purtroppo l’Italia è un Paese di guelfi e ghibellini e questo frena molto lo sviluppo. Ma le possibilità ci sono e sono ottime”. Per La Marina Militare il porto di Augusta continua ad essere una base strategica, ma purtroppo “monotematico”, come ha sottolineato il comandante della Capitaneria di porto, Raffaele Macauda, visto che il 90% del trasportato sono prodotti petrolifici.
Il piano per il rilancio del Porto di Augusta, intanto, può vantare già due eventi di caratura internazionale a cui il Commissario Pujia sta lavorando: il primo, che si svolgerà a novembre, e riunirà ad Augusta il comitato tecnico per la nautica; ed un secondo, che dovrebbe coinvolgere anche le altre Autorità Portuali della Sicilia Orientale, a cui potrebbero partecipare i rappresentanti dell’Unione Europea.
“lo scalo portuale deve essere sostenuto – ha dichiarato Aldo Monaca, componente del Board Infrastrutture de Il Tavolo delle imprese di Catania – da una logistica e da una rete di infrastrutture che ne aumentino l’attività e possano attirare gli investimenti. Il porto, nella nostra economia di Isola, è la più importa risorsa economica dopo gli aeroporti e la Sicilia, di recente, con il declassamento di Catania Fontanarossa ha subito uno schiaffo che non deve essere ripetuto”.