Sono oltre cinquanta i personaggi che l’imitatore Dario Ballantini ha portato nei vari anni nel Tg satirico di “Striscia la notizia”. Ballantini, testimonial per l’anniversario del Parco Commerciale Le Zagare, è un personaggio poliedrico: imitatore, comico, pittore e attore.
In quale si sente più a suo agio? “Già da bambino volevo fare sia l’attore che il pittore, le ho sempre mischiate bene le cose. Quando uno è solo a dipingere sicuramente è un momento più intimo. Comunque non scindo granché le due attività”.
Come nasce un personaggio? “Alcuni nascono perché mi vengono commissionati da Antonio Ricci, altri sono nati per la passione per certi artisti come Vasco Rossi e Gino Paoli. Ultimamente nascono dall’attività politica. Adesso mi stanno facendo interpretare i personaggi di spicco della politica italiana”.
È capitato che qualcuno dei “reali” si sia riconosciuto totalmente nei suoi personaggi? “Gino Paoli, Vasco Rossi, Gianni Morandi e anche il presidente Marini mi hanno detto che siamo molto simili”.
Quello a cui è più legato? “Valentino è quello che ha colpito più di tutti però sono legato all’imitazione di Gino Paoli perché era un trucco difficile. Uno dei più aderenti alla realtà”.
Quest’anno ha “vestito” i panni di Papa Francesco, ma non pensava che qualcuno potesse interpretarlo male? “All’inizio sì, poi mi sono accorto che ci poteva stare perché lui è una persona molto aperta con il pubblico e molto espansiva”.
I suoi personaggi divertono gli italiani, ma quanto è difficile strappare una risata? “Molto ma la gente ha bisogno di staccare la spina dalle tristezze quotidiane. Può essere difficile ma senz’altro è necessario. Quindi la gente lo accetta di buon grado”.
Progetti futuri? “Personaggi nuovi si faranno il prossimo anno a Striscia la notizia. Adesso porterò nei teatri il mio spettacolo su Lucio Dalla dal titolo “Da Balla a Dalla”, dove racconto tutta la mia passione che poi è diventata amicizia con lui”.
Simone Russo