Siamo i peggiori pagatori d’Europa. Tra i principali Paesi dell’Unione europea solo in Italia la crisi ha aumentato i tempi necessari per saldare i fornitori. Per questo motivo un’impresa italiana su cinque è stata costretta a licenziare a causa degli effetti negativi dovuti ai ritardi nei pagamenti.
Purtroppo, continuiamo a essere i peggiori pagatori d’Europa. Se mediamente la nostra Pubblica amministrazione (Pa) paga le imprese a 165 giorni (+ 107 giorni rispetto alla media europea), nei rapporti commerciali tra imprese ci vogliono 94 giorni affinché il committente saldi il proprio fornitore (+ 47 giorni rispetto la media Ue). Anche nei rapporti tra privati (cioè cittadini/famiglie) e imprese, la situazione rimane difficile: sono necessari mediamente 75 giorni per essere definitivamente pagati (41 in più della media Ue). In tutti e tre i casi appena descritti, nessun altro Paese d’Europa fa peggio di noi.
Si pensi che nel rapporto tra Pubblica amministrazione e imprese in Bosnia i pagamenti avvengono in 41 giorni, in Serbia in 46 e in Grecia in 155.
Questa situazione assume una dimensione ancor più preoccupante se si analizza l’andamento dei tempi medi di pagamento registrati in questi ultimi sei anni di crisi economica (2009-2014). Nel confronto tra Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna, solo da noi si sono allungati i giorni necessari affinché il committente saldi il pagamento al proprio fornitore. Se tra privati (vale a dire cittadini/famiglie) e le imprese l’aumento è stato di 5 giorni, nelle transazioni commerciali tra imprese è salito di 6. Drammatica, invece, la situazione nei rapporti tra Pubblica amministrazione e i propri fornitori. I pagamenti si sono allungati di ben 37 giorni, sebbene dal 2011 la nostra Pa ha cominciato a migliorare la sua performance.
In attesa di conoscere l’effettivo stock di debiti accumulati dalla nostra Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese private, nel biennio 2013-2014 sono stati stanziati 47 miliardi di euro. Ad oggi sono stati pagati circa 23,5 miliardi di euro, mentre il Ministero dell’Economa ha annunciato nei giorni scorsi l’avvio di una procedura di erogazione di un’altra tranche per gli Enti locali pari a 1,8 miliardi. Infine, secondo la Legge di Stabilità 2014, il Governo Renzi ha pianificato per l’anno in corso un intervento pari a 13 miliardi di euro, anche se secondo la Relazione tecnica ne potranno essere pagati, nel 2014, solo 5. Secondo la Cgia di Mestre i debiti complessivi della Pubblica amministrazione (Pa) ammontano a oltre 100 miliardi di euro. L’Associazione veneta ha stimato questo importo dopo aver appreso il risultato emerso da una serie di indagini campionarie condotte dalla Banca d’Italia. Quest’ultima, ha approssimato in poco più di 75 miliardi di euro l’indebitamento complessivo delle Amministrazioni pubbliche maturato nel corso del 2013.