Solo nella giornata della #Stracolletta sono raccolte 265.189 kg di derrate alimentari in tutta la Sicilia. Pasta e pelati gli alimenti più frequenti, ma anche omogeneizzati, alimenti per bambini, tonno e carne in scatola, zucchero, olio, latte e tutto ciò che aveva una data a lunga scadenza. In questa prova di solidarietà non ci sono premi e gagliardetti da vincere, ma se un ringraziamento si può fare va di certo alla città di Catania che si è piazzata al primo posto delle città siciliane con 85.374 chili. La seguono Messina con 39.947, Ragusa con 28.776, Siracusa con 27.000 chili tondi, Palermo con 26.500, Trapani con 21.000, Caltanissetta 14.871, Agrigento 12.869 ed Enna con 8.852.
«La Stracolletta è stata, ancora una volta, uno spettacolo grandioso! I volontari, raccolti rapidamente, non hanno esitato – ha dichiarato Fabio Prestìa presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus – a donare il loro sabato. Grandioso il risultato finale: oltre 260 tonnellate di alimenti che saranno un concreto aiuto per i siciliani più poveri, in attesa che riparta il programma europeo di aiuto agli indigenti. Facciamo la Colletta per un sano egoismo, perché facendo del bene ci facciamo bene. E questo sì che non ha prezzo».
Le 265 tonnellate raccolte in Sicilia dal Banco Alimentare verranno distribuite nelle 1.050 strutture caritative presenti in tutto il territorio regionale e, a loro volta, donate a quanti non arrivano a fine mese. 360.000 e 35.800 bambini sotto i cinque anni, dicono le stime, ma chi lavora nelle mense e nelle parrocchie sa che sono di più. A volte, con il bel tempo, anche molti di più.
Nel giorno della Stracolletta S.E. l’Arcivescovo di Catania, Mons. Gristina è stato profetico. Alla fine della “sua” spesa aveva detto: «Come nella forma ordinaria di fine novembre, sono certo che l’iniziativa di oggi darà buoni risultati. È bello entrare in questa logica: emergenza, urgenza, risposta straordinaria e, ciascuno di noi per quello che può fare, generosità straordinaria». E così è stato.«I risultati hanno superato le aspettative – ha dichiarato Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus – la disponibilità dei volontari sollecitati in pochissimo tempo e la generosità delle persone ha dato forza a quanto l’Arcivescovo aveva augurato.
Purtroppo la generosità delle persone non basta. Siamo ancora in emergenza alimentare!
Quanto raccolto servirà alle esigenze dei prossimi 50 giorni. Ecco perché è fondamentale che le Istituzioni si mettano all’opera, magari prendendo esempio dai cittadini, affinché i 10 milioni di euro del Fondo Nazionale e i 75 milioni del FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti) diventino realtà nel più breve tempo possibile.