La Sala Magma, dopo la conclusione delle stagioni invernali del settore prosa e di quello musicale, tira le somme di quanto fatto e ottenuto. Un bilancio alla fine positivo considerato che la Sala Magma è una storica istituzione culturale no profit che non nasce per generare guadagni e che a Catania continuano a chiudere teatri e sale, ultima in ordine di tempo la pregiata ed apprezzata “Lomax”.
A testimoniare il buon livello raggiunto e la notevole considerazione che di essa ha la città sono stati numerosissimi i premi conseguiti nelle ultime settimane da molti dei musicisti che hanno animato il cartellone di “Fuorischema”, l’apprezzata e prestigiosa rassegna concertistica diretta dal maestro Salvatore Daniele Pidone, docente ed esecutore apprezzato in tutto il mondo.
Lungo e prestigioso l’elenco dei riconoscimenti conseguiti tra la Sicilia e la Calabria dai giovani e virtuosi esecutori che rispondono ai nomi di Marianatalia Ruscica, violinista già vista nell’Orchestra Giovanile Sinfonica Siciliana e, sempre in ensembles orchestrali, a supporto di artisti come Paul Badura Skoda, Franco Battiato, Danilo Rea, Anne Ducros, Ivo Pogorelich, e Valentina Lisitsa; Enza Arena, flautista che ha collaborato con l’Orchestra del Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania, l’Orchestra Filarmonica ”Paul Costantinescu” di Ploiesti (Romania), l’Ensemble vocale e strumentale “Camerata Accentus” ed il coro giapponese “Komae Female Chorus”, particolarmente dedita al repertorio flauto-chitarra; Rosario Gioeni, percussionista, marimbista e chitarrista, visto già dai primissimi anni di studio al fianco di Franco Cerri, Gianni Basso e Romano Mussolini e che vanta al suo attivo l’esecuzione in prima assoluta in Italia del “Concerto per Marimba e Orchestra” di Emmanuel Sejournè, diretto dal M° Akira Yanagisawa e accompagnato dall’orchestra del Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania; Giovanni Valastro, flautista, ottavinista e corista, cultore del repertorio flauto-chitarra e già impegnato nelle stagioni liriche di Pescara (presso l’arena D’Annunzio) e Massa Marittima (“Lirica in piazza”); Davide Sciacca, chitarrista visto al “Tuscia International Guitar Festival” e a “Sanremo Rock”, “Star Sprint”, “Tim Tour” e “Girofestival”.
Apprezzato per le sue doti di solista così come per l’istrionismo che caratterizza le sue apparizioni sul palco – contraddistinte da una dialettica vivace ed ironica – oltre che per la capacità di spaziare nei generi musicali, è proprio Sciacca il comune denominatore di questi giovani e talentuosi artisti (nonché appassionati docenti) i cui allori dimostrano puro talento e totale dedizione alla musica, e dei quali sempre più spesso sentiremo parlare.
Ecco cosa ci dichiarato il chitarrista all’indomani della non facile conquista del quindicesimo riconoscimento assegnato, in quel di Comiso, a lui e agli altri colleghi con cui si esibisce:
«Sento di dover ringraziare gli amici e colleghi che con me hanno condiviso questo percorso fatto di studio, viaggi, concerti, prove estenuanti e, in fondo, tanto divertimento: la violinista Marianatalia Ruscica, i flautisti Giovanni Valastro ed Enza Arena e il chitarrista/marimbista Rosario Gioeni.
Alcune di queste collaborazioni hanno radici profonde altre recenti ma non meno ricche di storie da raccontare. Ringrazio anche l’amico fraterno Flavio Alaimo, che ha costruito per me uno strumento straordinario che mi ha accompagnato in tutte le.
«Minimo comun denominatore di tutti noi è da sempre la Sala Magma di Catania.
Grazie al direttore artistico delle attività musicali, il maestro Daniele Pidone, e il paziente operato di Salvo Nicotra, Alfio Guzzetta e Roman Henry Clarke abbiamo avuto tante occasioni per esibirci e perfezionare i programmi che avremmo successivamente presentato nei concorsi».