Domenica 6 luglio è la prima domenica del mese e come stabilito dall’amministrazione comunale il Lungomare di Catania verrà chiuso al traffico. Ancora non si sa bene con quali orari: rimarranno in vigore quelli utilizzati il primo giugno o il sindaco Bianco deciderà di dare seguito alle richieste dei commercianti e li modificherà. Qualunque sia il risultato l’unica certezza è che oggi, giovedì 3 luglio, a tre giorni di distanza dalla fatidica prima domenica (come pubblicato nel pezzo di Monica Adorno su Live Sicilia Catania) l’amministrazione ha deciso di chiudere il Lungomare nel tratto compreso tra Ognina e il Nautico per divellere i new jersey in cemento.
Alle 11 era chiusa solo una carreggiata. A mezzogiorno erano chiuse al traffico entrambe. Alle 13 il tratto in direzione Europa-Ognina era stato riaperto e i mezzi impiegati dagli operai posteggiati lungo il marciapiede.
Di questa chiusura nessuno è stato informato. Cittadini e automobilisti l’hanno scoperta in corso d’opera senza neanche che i due vigili urbani, presenti a Ognina per deviare le auto verso via Acireale, sapessero indicare loro una strada alternativa e possibile. L’unica cosa che hanno risposto è stata che i lavori erano per l’apertura pedonale di domenica e che non erano stati informati di null’altro. Neanche delle strade alternative.
Calcolatrice alla mano ci chiediamo il perché di questa operazione che di sicuro ha un costo non indifferente non foss’altro per il numero di mezzi e uomini impiegati. Ma al di là dei soldi – e magari qualcuno dirà che anche questa operazione è a costo zero – la cosa che preoccupa di più è la sicurezza di pedoni e auto.
Installare i new jersey in quel tratto di strada è stata una delle cose più intelligenti: una barriera che andrebbe auspicata lungo tutto il Lungomare almeno fino a quando non verrà completato viale Alcide De Gasperi.
Eppure, strano a dirsi, il problema di stamattina dipende solo ed esclusivamente da un fattore estetico. “Quei new jersey sono obbrobriosi – afferma l’assessore all’Ecosistema Urbano di Catania, Saro D’Agata – e andavano eliminati”.
In barba alla sicurezza? D’Agata afferma di no. “La doppia striscia è un segnale preciso e gli automobilisti dovrebbero saperlo. Tolti quegli obbrobri abbasseremo il limite di velocità anche a 20 chilometri l’ora, metteremo diversi autovelox e la zona sarà controllata dalle forze dell’ordine. Al posto dei new jersey metteremo dei separé”.
Però il Lungomare arriva fino a piazza Europa e anche il tratto che costeggia piazza Tricolore andrebbe controllato… “Ha ragione – conclude Saro D’Agata – potenzieremo i controlli anche lì”.