Enzo Bianco aveva parlato di “Guerra Santa” quando alcuni giorni fa tutti i politici catanesi e non solo, si erano riuniti nell’Aula consiliare di Palazzo degli Elefanti per difendere il Tar di Catania abolito dal Governo dall’articolo 18 del Decreto legge 24 giugno 2014 n. 90 ”Riforma PA”.
A questa guerra, come inatteso alleato, si è unito alcuni giorni fa, parlando proprio da Catania, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.
Lo ha dichiarato nel corso di un incontro, contro la soppressione del Tar, al quale ha partecipato anche il leader Nazionale del Codacons Francesco Tanasi, alla presenza del Segretario della Commissione Parlamentare Antimafia Angelo Attaguile.
Un provvedimento, quello della soppressione del Tar, che, per Salvini e Tanasi, provocherà un enorme danno alla Sicilia e ai suoi abitanti, allungando i tempi della giustizia e privando i cittadini siciliani dei loro diritti.
Salvini e Tanasi hanno evidenziato che questa abnorme misura anziché migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione, finisce per ottenere l’effetto opposto, danneggiando gli utenti della giustizia.
Tanasi, inoltre, ha lanciato un appello ai Parlamentari eletti in Sicilia chiedendo loro di aderire all’azione portata avanti dal sindaco di Catania Enzo Bianco e di «fare le barricate sia al Senato che alla Camera e di non votare la conversione in legge del decreto».
Il Tar di Catania, ha ricordato Tanasi, è il terzo d’Italia per numero di ricorsi «la cui soppressione comporterà un elemento di maggiore costo sociale per la collettività, costretta ad affrontare ingenti spese legali e di trasferta per l’esercizio del diritto di difesa, con un intollerabile allungamento dei tempi della giustizia, già ai record storici nel nostro paese».