Il Teatro Mediterraneo ha proposto nell’Auditorium di Mineo lo spettacolo teatrale “Mare nostrum”, scritto da Massimiliano Perrotta e diretto dal regista di fama internazionale Walter Manfrè, che è il frutto di un percorso laboratoriale con 15 migranti del CARA di Mineo e degli SPRAR presenti sul territorio, che si sono alternati sulla scena con attori professionisti quali: Orazio Alba, Gisella Calì, Giuseppe Carbone, Roberto Pensa, Gianni Pellegrino.
Si tratta di uno spettacolo polifonico che racconta numerose storie di abitanti del Mediterraneo, persone di nazionalità e culture diverse ognuna delle quali offre il proprio tassello al grande mosaico allestito da Manfrè sulla base del testo di Perrotta, che si ispira ad alcune testimonianze raccolte dai migranti ospiti del Cara di Mineo.
Perrotta e Manfrè avevano già condiviso l’esperienza teatrale dei “Menemi” lo scorso anno ed i frutti di questa simbiosi si sono visti tutti. Sul palcoscenico si è raccontata, in maniera chiara ed inequivocabile, la vera anima del Mediterraneo che altro non è che la fratellanza tra i vari popoli. Sono state messe in risalto le somiglianze tra le varie etnie e lo spettacolo ha sottolineato la necessità di una vera collaborazione che si è perfettamente estrinsecata nella recitazione. Tutto basato su storie vere ma che si sono dipanate quasi con fare poetico seppur nella loro fortissima drammaticità. Un’operazione che ha senza dubbio dato un contributo fortissimo all’eliminazione dei tanti pregiudizi che purtroppo spesso portano alla diffidenza, all’ostilità e perfino al razzismo.