Spumeggiante effervescente e anche un po’ piacevolmente cantilenante. “Non te la tirare”, la canzone di Maurizio Chi rischia davvero di diventare il tormentone dell’estate 2014 e, per stessa ammissione di Maurizio, un vero e proprio boomerang contro se stesso. Magari in un prossimo futuro.
Lo incontriamo al porticciolo di Ognina e la prima domanda reclama il punto interrogativo proprio nel cognome che è la prima sillaba di Chisari. “Un cognome che al Nord sbagliano sempre, mettendo l’accento dove non va” da qui l’idea di Franco Zanetti: tagliare il superfluo, lasciando in quella sillaba tutta la forza di una lettera dell’alfabeto greco e della Sicilia capitale della Magna Grecia. Una miscela esplosiva energizzata dal fuoco dell’Etna che si ammira da Catania, la città in cui Maurizio è nato.
Ha trent’anni, da dieci fa il cantante (e non solo visto che insegna e fa danza) e da cinque vive a Padova “Non per lavoro – ammette con forza – ma per scelte di cuore”. Nel 2011 ha partecipato ad Area Sanremo con “Confini” insieme a Stefano Cerchi ed era lì lì per vincere. L’avevano capito tutti che la vittoria era a un passo anche le case discografiche, tutti tranne Gianni Morandi che gli preferì due gruppi e Maurizio tornò a casa.
Adesso ci riprova con questa canzone che sa di estivo non soltanto nella musica e nei colori scelti per il video, ma soprattutto nel concetto del testo con cui si difendono i bagnanti che non hanno un corpo scultoreo.
“Oggi se la tirano un po’ tutti, soprattutto sulle spiagge. Sfoggiano il loro corpo come se fosse l’unica cosa fondamentale della vita mentre bisognerebbe andare oltre l’esteriorità. Inneggiando davvero al Non te la tirare”.
Maurizio quanto è importante per il tuo lavoro abitare in Veneto?
“Lo è nel trovarmi a pochi chilometri dalle grandi città e dai centri che contano. Padova è in una posizione strategica, ma sono la Sicilia e la mia famiglia il motore propulsivo. Grazie a loro trovo tutti i contatti, le possibilità. Il sostegno. Però Catania non è la stessa città degli Anni ’90, quella di Checco Virlinzi per intenderci che aveva saputo dare anche qui un valore esplosivo alla musica”.
“Non Te la tirare” sta viaggiando soprattutto sui canali digitali ma il 5 luglio è stato la sigla del torneo calcistico femminile “Ragazze nel pallone” all’interno del quale è stato realizzato un contest molto carino coinvolgendo tutte le squadre nella filosofia del non te la tirare. L’11 luglio (oggi) sarà a Desenzano del Garda in una grande discoteca che si chiama “Arts”, sono già previste entro luglio, ma non ancora fissate, le date per promuovere la canzone su Palermo.
#Non te la tirare si può ascoltare su tutti i canali digitali: iTunes, Amazon, e youtube. Un titolo che sta diventando anche un marchio, anzi un logo da sfoggiare sopra magliette colorate, felpe e pettorine, anche per cani, che stanno andando a ruba.
Monica Adorno