Catania, città del provvisorio e dell’incerto. Partiamo con gli enti commissariati o, peggio ancora, acefali: Camera di Commercio, Porto, Circumetnea, Metropolitana, Asp 3, Ospedale Cannizzaro, Policlinico Universitario. La politica catanese si sta dimostrando un’Armata Brancaleone che, al di là delle buone intenzioni, non riesce a dare una risposta che sia una.
Capita dunque che anche nelle cose più banali ci si incarta e ci si confonde, fuorviando i poveri cittadini. Come nel caso dell’11 luglio quando il comune di Catania comunica che l’URP (l’Ufficio relazioni col pubblico) dal lunedì successivo, 14 luglio, sarebbe stato trasferito in piazza Matteotti con accesso diretto per i diversamente abili. In più fornisce numeri di telefono e scuse ai cittadini per i possibili disagi causati dal trasferimento. Se fin qui non c’è nulla di strano, il busillis sta nell’individuare l’ufficio al pian terreno di questa piazza Matteotti. Ma dov’è questa piazza? La domanda ha scosso anche i catanesi più veraci. Anche quelli che, nei bei tempi che furono, ci andavano a vendere i libri scolastici in quella polverosa e piccola libreria che un tempo vi si trovava. Sì, perché evidentemente quello slargo, usato come posteggio dagli agenti del Commissariato di Polizia, è stato intitolato da poco all’eroico deputato socialista assassinato dai fascisti esattamente 90 anni fa.
Ma di questa intitolazione non ne sa nulla nessuno. Neanche Google Maps, Tom Tom vari e Waze. Google ci informa che forse abbiamo sbagliato città. Piazza Matteotti c’è ad Aci Bonaccorsi, a Riposto, a Santa Maria di Licodia e persino a Piedimonte ma a Catania nisba. Stesso discorso per via Matteotti che è a Mascalucia, Aci S. Antonio e Trecastagni ma non a Catania. Ed i poveri turisti rischiano di finire in uno degli altri comuni svuotando delle loro presenze Catania. In questo modo, il sindaco Enzo Bianco, non potrà esultare come ha fatto nei giorni scorsi, per il fatto che Catania per la prima volta sia entrata nella top twenty dei luoghi del cuore per i turisti.
«Grande soddisfazione, è un buon punto di partenza». La domanda è: quale punto di partenza? Visto che i dati si riferiscono a una ricerca dell’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo. Manco a farlo apposta anche questa commissariata da maggio, ndr) del 2012 quando il sindaco era Raffaele Stancanelli. Quindi tante frasi di rito inutili dato che ci si è sottratti alla regola fondamentale valida per i giornalisti ma anche per i politici: la ricerca delle fonti per confermare la bontà della notizia. Cantavano quelli dell’Armata Brancaleone: «“Longo lo cammino ma grande la meta. Contro il saracino seguiamo il profeta. Vade retro Satàn. Vade retro Satàn. Senza armatura, senza paura, senza calzari, senza denari, senza la brocca, senza pagnocca, senza la mappa, senza la pappa».