Consorzi di Comuni e grandi manovre: Gela resta (forse) con Caltanissetta e Acireale crea l’area jonico-etnea fino a Taormina

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La vecchia suddivisione dell’Area Metropolitana

Le grandi manovre per la creazione dei Liberi Consorzi dei Comuni sono in atto. Lo scorso fine settimana Gela sembra avere visto fallire il tentativo – il primo – di abbandonare il consorzio di Caltanissetta ed aderire a quello di Catania dove, insieme a Caltagirone ed agli altri comuni del Calatino, potrebbe creare un assembramento territoriale di notevole importanza che la vedrebbe come sbocco naturale verso il mare di un territorio ampio e molto importante, specie per la produzione agricola.

Nando Gambino, portavoce del Comitato in difesa delle Aci ha così commentato l’esito del referendum gelese: «Acireale sarà quasi certamente città capofila di libero consorzio. Il referendum confermativo del 13 luglio, infatti, non ha avuto esito per il mancato raggiungimento del quorum e, pertanto, Gela rimane fuori dal libero consorzio di Catania. Stando così le cose, sia che l’ex provincia di Catania, città o area metropolitana esclusa, venga a costituirsi in un unico consorzio sia che venga a costituirsi in due consorzi, Acireale, a motivo della sua maggiore popolazione, assumerà la qualifica di città capofila. Un libero consorzio Ionico-etneo, nella piena parità e dignità di tutti i comuni che ne faranno parte e nella esaltazione e valorizzazione delle variegate realtà locali (acesi, giarresi, brontesi e così via), costituirà il volano per tutto il territorio, caratterizzato dalla vocazione turistica per la presenza del barocco, della scogliera, della spiaggia e dell’Etna. Si assicuri l’adesione di Taormina e di Giardini-Naxos, punte avanzate nel settore turistico. Non esitino ancora le altre Aci a distaccarsi dall’area metropolitana. Il Comitato, fermamente convinto che va data priorità alla autodeterminazione delle collettività, auspica che il comprensorio gelese possa tramutare le proprie legittime aspirazioni in un nuovo libero consorzio; così come auspica che l’ex provincia possa essere suddivisa in due liberi consorzi, tali da potere dare concretezza alle altrettanti legittime aspirazioni del comprensorio calatino».

A nord, infatti, sembrano coronarsi di successo le iniziative di Acireale di creare un consorzio che coinvolga sia la costa jonica sia il versante est dell’Etna. Un’area ricchissima non solo per le attività economiche ma in particolare per le immense attrattività turistiche. Il nuovo sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha già incontrato nei giorni scorsi i suoi omologhi di Trecastagni, Pedara e Nicolosi del catanese, e quelli di Giardini Naxos e Taormina del messinese. I sindaci del progettato libero consorzio, una ventina circa, si sono già incontrati due volte e quindi le trattative per giungere ad un accordo sono molto ben avviate.

A Gela “gelano” queste ipotesi di esclusione perché forse il referendum, essendo confermativo, sarebbe valido anche se non ha raggiunto il quorum. Se così fosse lo scenario, imprevedibilmente, cambierebbe del tutto.

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