Il momento sembra cominciare ad essere buono per Rosario Crocetta. Dopo mesi di dura battaglia il bilancio ter della Regione è stato finalmente licenziato dalla competente Commissione ed è in discussione all’Ars. I tempi a questo punto dovrebbero essere brevi. Resta qualche questione relativa ad una sorta di nuova Tabella H, che mai potrà mancare nell’ambito di una finanziaria regionale, ma di fatto l’Assemblea Regione potrebbe concludere i suoi lavori sul bilancio entro la prossima settimana. E sarebbe ora.
L’altro fronte sul quale le cose si sono messe a posto è quello dell’Eni. L’amministratore delegato della raffineria, Claudio Descalzi, in visita in Mozambico con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha affermato che «Non abbiamo intenzione di andarcene da Gela né vogliamo toccare l’occupazione”, i sindacati si preparano ad una lunga serie di giorni di sciopero. “Abbiamo intenzione di investire oltre due miliardi in diversi progetti, tra i quali la trasformazione in raffineria verde per riconvertire il personale».
«Per Gela e la Sicilia – ha aggiunto De Scalzi – sono sicuro che troveremo una soluzione positiva al problema nonostante dal 2009 abbiamo investito nel reparto della raffinazione quasi tre miliardi ma abbiamo avuto perdite in Italia di quasi il doppio. Comunque non abbiamo intenzione di accedere agli ammortizzatori sociali né di chiedere contributi al governo».
I sindacati diffidano ma per Rosario Crocetta, gelese e dipendente Eni, per il momento si tratta di una vittoria. In termini occupazionali ed economici maggiore di quella ottenuta lunedì sera a La 7 che pure gli ha dato grande lustro morale. La Svimez, l’Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno (che vede tra i suoi consiglieri l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Ettore Artioli) ha preparato il solito rapporto pieno di luoghi comuni sugli sprechi, tali o presunti, della Regione siciliana. Numeri, cifre e dati che la conduttrice non ha esitato, con il piglio di chi ha la ragione dalla sua parte, di sbatterli in faccia a Rosario Crocetta. la reazione del Governatore di Sicilia di Sicilia è stata dura, brillante, intelligente.
Il governatore ha risposto un maniera impeccabile, rintuzzando e respingendo tutte le accuse che venivano mosse. Una difesa orgogliosa dell’isola che ha per il momento convinto perfino alcuni tra i suoi più grandi critici.