CATANIA – Domenica prossima, 3 agosto, a partire dalle 16 e fino alle 23, il Lungomare di Catania (viale Artale Alagona e viale Ruggiero di Lauria) sarà nuovamente chiuso al traffico. Intanto, i “cittadini del gruppo Lungomare Liberato” hanno chiesto al sindaco Bianco di valutare se la chiusura al traffico possa essere presa in considerazione per tutto l’anno. Per la precisione di “approntare un monitoraggio della chiusura del Lungomare che consenta di ridefinire volta per volta gli orari di apertura e chiusura delle strada, in base alla stagione dell’anno (sarebbe infatti bello che l’esperienza del Lungomare Liberato, in prospettiva, venisse – coi dovuti accorgimenti – estesa a tutte le domeniche”.
Il gruppo, inoltre, chiede di creare una sorta di cabina di regia per meglio coordinare le attività da svolgere negli orari di chiusura al traffico.
A Catania servono piste ciclabili e senso civico
Se la chiusura del Lungomare rappresenta la zona prediletta dei ciclisti, bisogna considerare che al di là di quell’unica domenica al mese i percorsi dedicati ai ciclisti a Catania praticamente non esistono mentre non mancano i conflitti tra pedoni e ciclisti.
Nel tratto tra la Costa Azzurra e la piazzetta di Ognina il marciapiede è quasi inesistente e consente il passaggio a una sola persona a piedi che viene, spesso e volentieri, aggredita verbalmente e a suon di campanello per lasciare spazio alle “due ruote a pedali” di turno che reclama una precedenza inesistente. L’esempio non è frutto di fantasia ma di vita reale, come è possibile vedere dalle foto.
Lo stesso problema si verifica ogni sera sui marciapiedi di tutto il Lungomare. Visto che la strada è occupata dalle auto i ciclisti – senza luci per di più – si destreggiano tra i pedoni superandoli a destra e a sinistra.
Dai new jersey alle fioriere
Un mesetto fa l’amministrazione comunale ha deciso che i new jersey installati dalla giunta Stancanelli nel tratto del Lungomare di Ognina erano troppo brutti e così li ha eliminati. Dalla sera alla mattina hanno deciso di chiudere la strada senza avvisare stampa e cittadini e li hanno tolti. “Obbrobriosi new jersey” è stata la motivazione scelta dall’assessore D’Agata, poi ripresa anche dall’ass. Bosco, in nome del rispetto di un limite di velocità a 30 km orari che a Catania nessuno rispetta ma che può essere un buon modo per fare cassa. “Li sostituiremo con dei separè”
aggiunse D’Agata anche se nelle ultime settimane sono diventate fioriere. Tra le cose da fare suggerimmo a Saro D’Agata di prendere in considerazione il tratto del Lungomare che costeggia piazza Tricolore in cui auto e moto attraversano la doppia striscia continua come se ci fosse una corsia preferenziale. E D’Agata rispose “Ha ragione, ce ne occuperemo”. Ma a distanza di un mese non è cambiato nulla. Eppure l’amministrazione catanese ha dimostrato che quando davvero vuole fare qualcosa è capace di farla. Anche subito.