Alla Sambenedettese lo scudetto e la Supercoppa del beach soccer contro Milano (in entrambe le partite per 4-3), al Catania il quinto posto dei rimpianti per quello che doveva essere e non è stato. La squadra rossazzurra – forse più forte di sempre sul piano dirigenziale e tecnico – perde proprio con i marchigiani ai quarti di finale una rocambolesca partita che non solo la esclude dalle medaglie ma che è destinata a passare alla storia come una delle sconfitte più dolorose.
Il Catania aveva puntato energie e risorse su questa Final Eight perché si giocava alla Plaja, davanti ai propri tifosi e nel proprio campo. E tutto è andato in fumo nelle battute finali del terzo tempo. L’ennesima stagione senza titoli però non ferma la voglia del presidente Bosco di ripartire, di riprendere presto a sognare di ottenere risultati di assoluto valore per il beach soccer catanese.
“Stagione Beffarda e cinica nei nostri confronti. Abbiamo dato tutto, abbiamo portato talenti unici per il beach nazionale portando sul campo un’ossatura di squadra eccezionale ma anche quest’anno per tanti accadimenti non è bastato”.
Smaltita nell’immediato la delusione Bosco è pronto a ripartire: “Non buttiamo nulla, anzi – chiosa Bosco – dobbiamo solo continuare cosi. Questa squadra in stagione tra Italia e Europa ha perso solo una gara e un tempo contro Braga. Cosa dovrei rimproverare. Bisogna analizzare lucidamente il campionato: avevamo tutto per alzare lo scudetto ma la Samb e decisioni sfortunate o avverse si sono messe di mezzo. Oggi contro Terracina abbiamo dimostrato ancora la nostra forza. Noi guardiamo avanti perché siamo una società solida, forte e che guarda solo al futuro con idee nuove e prospettive. La Domusbet Catania è il fiore all’occhiello di questo sport e deve continuare solo su questa strada”.
La vittoria con il Terracina, la terza di fila dopo la beffa ai rigori nella finale di Coppa Italia, non cancella l’amarezza. Partita spettacolare quella che ha dato il quinto posto ai catanesi ma – come sottolinea il bomber Zurlo – questa squadra “voleva lo scudetto fortemente e la sconfitta contro la Samb brucia ancora. Il Futuro? Vedremo, ma voglio ringraziare questa società, il presidente Bosco e tutto lo staff. Mi sono sentito in famiglia fin dal primo giorno. Per la prossima stagione ci sarà tempo e modo di affrontare questo discorso. Adesso devo concentrarmi solo sulla nazionale”.
Ottimo risultato per il Canalicchio di Mario Giuffrida che, dopo aver centrato la qualificazione come quarta classificata, è riuscita nell’ultima sfida ad assicurarsi il settimo posto ai danni del Panarea. Peccato per i risultati dell’ultima tappa, sarebbe basta poco per consegnare agli etnei quel terzo posto che negli incroci dei quarti avrebbe consegnato il Trenza avversario senz’altro alla portata. Resta comunque il fatto di aver valorizzato ancora una volta in questa stagione un gruppo di catanesi, di atleti locali, che, condito dall’esperienza e la classe di Maci, ha sfruttato tutti gli scontri diretti per salutare la stagione con il settimo posto assoluto e la consapevolezza di poter ancora migliorare. I numeri del resto ci sono tutti.
Nunzio Curenti