CATANIA – Polemica a distanza, ma non troppo, tra il deputato nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, e l’assessore comunale, sempre del Pd, Rosario D’Agata. Il primo snocciola una serie di dati negativi sulla raccolta differenziata a Catania. Il secondo, D’Agata, risponde che non i dati non sono veri e Berretta controbatte che i numeri li ha presi proprio dai documenti che gli ha fornito il Comune.
Giuseppe Berretta e il consigliere comunale Niccolò Notarbartolo, anche lui del Pd, hanno tenuto una conferenza durante la quale hanno presentato una serie di “numeri” che riguardano la raccolta della spazzatura a Catania.
Percentuale bassissime che avrebbero dovuto innestare, secondo Berretta, la richiesta da parte del comune dell’indennizzo previsto per non avere raggiunto i risultati minimi previsti.
«Abbiamo voluto mettere in evidenza alcuni degli aspetti negativi del mega-appalto da 163 milioni di euro che scadrà nel 2016 – ha affermato Berretta -. Abbiamo parlato della raccolta differenziata, che viene fatta in percentuali lontanissime da quanto previsto nel capitolato. E abbiamo parlato anche delle penali previste per il mancato rispetto degli impegni, chiedendoci perché non vengano applicate. Uno per uno, abbiamo toccato tutti i punti del progetto con cui Ipi-Oikos ha vinto l’appalto, con la deludente conclusione che sono tutte note dolenti».
«Chiediamo al Comune – ha concluso Berretta – di applicare le eventuali penalità alle aziende, di vigilare e di coinvolgere le associazioni per la predisposizione del nuovo appalto. Con obiettivi precisi, come abbiamo chiesto con Niccolò Notarbartolo: aumentiamo la differenziata, garantiamo trasparenza e diamo premialità per i cittadini»
L’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata, ha commentato: «Siamo felici che l’on. Berretta abbia riunito in un dossier i dati forniti da questo assessorato ai consiglieri comunali di Catania e alle associazioni che ne hanno fatto richiesta. Non comprendiamo
come si possa però in questo caso parlare di mancanza di trasparenza quando i report su quanti rifiuti vengono prodotti sono inseriti nel dossier e forniti da tempo dal Comune. È falso che sia indispensabile fare richiesta di accesso agli atti: ho personalmente disposto la consegna, in maniera assolutamente informale, alle associazioni e ad altri cittadini».
«Quanto alle inadempienze di Ipi e Oikos – continua D’Agata nella nota – l’on. Berretta sembrerebbe ignorare che il Comune di Catania, per questi motivi, ha in corso addirittura un’azione legale nei confronti delle due aziende.
«Stia pur tranquillo, l’on. Berretta, che questa Amministrazione è ben consapevole della necessità di rivoluzionare il sistema: stiamo lavorando ormai da più di un anno per impostare quel nuovo modello di gestione dei rifiuti per Catania richiesto dalle associazioni e che condividiamo. Al punto da aver cominciato proprio dal ripristino della legalità che ha portato al licenziamento in tronco del dirigente dell’Ecologia, al trasferimento di ben quindici sorveglianti per ragioni di incompatibilità e alla regolarizzazione contabile di talune figure, senza contare le denunce all’autorità giudiziaria per alcuni fatti specifici sui quali si sta indagando. Ma questi sono fatti, non chiacchiere estive».
«Pare inoltre – ha concluso D’Agata – che l’on. Berretta e il consigliere comunale Notarbartolo abbiano parlato a nome di quel partito democratico che sta guidando la città e al quale il sottoscritto appartiene. Voglio sottolineare di non esser stato messo al corrente di questa iniziativa e di averne discusso anche con il segretario provinciale Enzo Napoli, al quale non risulta che la conferenza stampa sia stata convocata dal Pd».