Lavoro. Aiuti regionali per chi si “mette in proprio”. Le domande si inviano entro il 17 ottobre

lavorare-in-proprioI giovani siciliani hanno da qualche giorno un’opportunità in più per mettersi a fare un “Lavoro in proprio” dal nome del bando a valere sull’azione 4 dell’accordo di programma quadro sulle politiche giovanili dal titolo “Giovani protagonisti di sé e del territorio (creAzioni giovani)”. I soggetti che potranno beneficiare del sostegno economico sono i giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Sicilia, tramite lo sviluppo di imprese innovative sul piano tecnologico. Le somme a disposizione superano il milione di euro.

L’obiettivo è la promozione di imprese che siano innovative, competitive ed orientate al mercato, in grado di contribuire all’espansione dei sistemi di welfare territoriale, alla modernizzazione delle politiche di inserimento lavorativo, alla creazione di nuova occupazione e che siano in grado di produrre sviluppo economico, benessere ed inclusione sociale. La Regione intende quindi promuovere la nascita di nuove imprese e/o sviluppare imprese già costituite da giovani attraverso il finanziamento dei progetti presentati.

Possono presentare domanda di finanziamento le imprese quali società cooperative, società di persone e di capitali già costituite e che al momento della pubblicazione del bando siano in possesso dei seguenti requisiti: compagine sociale composta per ma maggioranza numerica e di quote di partecipazione, da giovani residenti e/o domiciliati in Sicilia di età compresa tra i 18 anni ed i 36 anni non compiuti alla data di scadenza del bando; sede operativa nel territorio della regione Sicilia; di micro e piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto dall’allegato del Regolamento GBER; essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese; non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non rientrae tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili della Commissione europea; trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro e previdenziale degli infortuni e dalla salvaguardi dell’ambiente; non essere state destinatarie di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce; aver restituito eventuali agevolazioni pubbliche godute per le quali è stato disposto un ordine recupero; non trovarsi in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà  così come individuata nel regolamento GBER:

Ciascun soggetto potrà presentare solo una proposta progettuale a valere sul bando attuale pena esclusione.
Le agevolazioni riguarderanno investimenti materiali e immateriali e spese di gestione; nello specifico saranno considerati ammissibili i costi, al netto di iva, sostenuti successivamente alla presentazione della proposta progettuale ed alla comunicazione di ammissione a finanziamento da parte del Dipartimento della Famiglia e della Politiche Sociali.

I soggetti beneficiari, per accedere alle agevolazioni, devono promuovere spese per un importo compreso tra i 15 mila ed i 200 mila ero al netto dell’imposta sul valore aggiunto (iva).
La richiesta di finanziamento dovrà essere presentata attraverso gli appositi documenti allegati al bando e sono scaricabili dal sito del Dipartimento della Famiglie e della Politiche Sociali della regione siciliana.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 17 ottobre 2014. E speriamo che non si bissi la magra figura che ha contraddistinto il Piano Giovani.

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