La VI edizione del “Festival Belliniano” partità martedì 2 settembre al Teatro Antico a Taormina con il Bellini Mascagni Opera Gala che ospiterà il Premio “Sicanorum Cantica”. La manifestazione si trasferirà poi a Catania con gli altri appuntamenti tutti di grandissimo valore.
La serata di Taormina vedrà dunque in primo piano il Coro Lirico Siciliano, ma sarà comunque la musica la vera protagonista della serata. Accanto al Coro si esibiranno artisti di chiara fama, a cominciare dai soprani Denia Mazzola Gavazzeni e Clara Polito. Rare pagine delle mascagnane Parisina, Iris, Lodoletta e delle belliniane Zaira e Beatrice di Tenda si alterneranno a brani tratti dalle intramontabili Cavalleria rusticana, Norma, I puritani, Il pirata. L’accompagnamento al pianoforte sarà affidato a Francesco Drago, che si esibirà anche come concertista in alcune parafrasi su opere dei due compositori. Mentre Fioretta Mari declamerà l’Ode a Vincenzo Bellini del poeta Mario Rapisardi e altre liriche dedicate alla Sicilia.
«Il gala – assicura Costa – sarà un vero e proprio trionfo del Cigno etneo, cui si affiancherà l’omaggio a Mascagni: due giganti del teatro d’opera, per motivi diversi legati indissolubilmente alla Sicilia. Al gala si unisce il premio “Sicanorum Cantica”, da me ideato alcuni anni fa e destinato a figure che hanno contribuito alla crescita culturale e artistica della Sicilia». L’ambito riconoscimento si avvale dell’apprezzamento e dell’invio di un dono di rappresentanza da parte di Presidenza della Repubblica, Senato e Camera dei Deputati.
«Nelle scorse edizioni – sottolinea Munafò – abbiamo assegnato il riconoscimento a personalità di alto lignaggio artistico, prima fra tutte Enrico Castiglione. Siamo onorati di annoverare anche quest’anno una illustre rosa di premiati, che include il musicologo Domenico De Meo, ritenuto il più qualificato filologo delle partiture autografe di Vincenzo Bellini; il professore Cesare Orselli, insigne studioso di Mascagni; la docente universitaria Maria Rosa De Luca, autorevole storica della musica; l’attrice Fioretta Mari, siciliana d’origine nota in tutto il mondo; il soprano Denia Mazzola Gavazzeni, una delle maggiori interpreti mascagnane; Guia Farinelli Mascagni, pronipote del musicista e direttrice artistica del Comitato a lui dedicato».
«Quello tra Bellini e il Coro Lirico Siciliano – spiega Costa – è un felice binomio, un amore a prima vista. Un continuo lavoro di ricerca e di espressività, tutto centrato sulla estetica musicale, ci ha portati a questi livelli di qualità. Al Cigno sono profondamente legato: perciò ho curato, insieme a un valente gruppo di musicologi, la versione filologica di Zaira e di molti componimenti sacri. Ho poi sempre impresso ai miei artisti del coro il gusto e la sensibilità musicale necessaria per rendere al meglio le struggenti e, come amo definirle io, “difficilmente facili” melodie belliniane».
Il Festival Belliniano proseguirà a Taormina con altri importanti appuntamenti, tra i quali l’opera mozartiana. Il Ratto dal serraglio, il 6 settembre al Teatro Antico grazie alla coproduzione con l’Opera Nazionale di Ankara in Turchia. Il 20 settembre, il Festival porterà a sua volta nel teatro romano di Aspendos, sempre in Turchia, la Tosca allestita da Castiglione.