Il Cru (Consiglio regionale urbanistica) ha dato parere favorevole per il Pua di Catania. A renderlo noto è stato il sindaco di Catania Enzo Bianco che a sua volta era stato informato dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Maria Rita Sgarlata (dimessasi pochi giorni fa dalla giunta regionale, ndr).
Il Piano urbanistico attuativo Catania Sud è stato esaminato dal Cru – presieduto dal direttore del Dipartimento regionale Urbanistica e composto da tecnici interni ed esterni e rappresentanti del mondo universitario – dopo che in agosto erano stati sentiti sull’argomento l’assessore all’Urbanistica del Comune di Catania Salvo Di Salvo e il dirigente del Servizio Pianificazione urbanistica Rosanna Pelleriti.
«Abbiamo appreso con soddisfazione – ha spiegato l’assessore Di Salvo – che il Cru ha espresso parere favorevole alla variante urbanistica come da noi presentata. Valuteremo con attenzione la presenza di eventuali prescrizioni in fase di attuazione del progetto. Per conoscerne il contenuto bisognerà però attendere di leggere il testo del decreto del Consiglio regionale urbanistica, che sarà trasmesso al Comune di Catania tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre».
La storia del Pua è ormai molto lunga. Con decisione del 29/12/98 la Commissione Europea approvava un programma Operativo Multi regionale comprendente nove Patti territoriali per l’Occupazione in diverse Regioni dell’obiettivo 1, fra i quali vi era il Patto Territoriale di “Catania Sud”. Per il pieno raggiungimento delle finalità del Patto fu predisposta, con Delibera di Consiglio n. 30 del 16/09/99, la variante al P.R.G. “P.T.O. Catania Sud”. Detta variante fu predisposta nell’ambito delle procedure degli accordi di programma di cui all’art. 27 della legge 142/99 e successive modifiche e fu approvata con D.A. n. 59/XIV 24/03/00.
In coerenza all’Accordo di Programma, alle altre forme previste dalla legge, alle linee di indirizzo della variante, al “progetto d’area” definito a livello planivolumetrico dalla Consulta di Architettura, furono rilasciate le concessioni edilizie, alle ditte finanziate dal P.T.O.. In tale Programma Attuativo furono previsti, sia gli interventi pubblici sia privati. Per tutti gli altri interventi, al di fuori del P.T.O., la variante urbanistica ha previsto che essi potranno essere consentiti soltanto dopo l’approvazione del Piano Urbanistico Attuativo. Con Delibera di Giunta del 10/10/2000 n. 901 fu affidato, ad ingegneri ed architetti dell’Amministrazione, l’incarico di redigere il Piano Urbanistico Attuativo della variante “Catania Sud”.
Espletate tutte queste procedure, il tragitto successivo fu lungo molto lungo. La società Stella Polare ha elaborato un progetto, con cospicui investimenti, che prevede la realizzazione di un Palazzo delle esposizioni, un Palazzo cultura, un Palazzo dei congressi, negozi di vicinato, ristoranti, multisala cinematografica, alberghi e residence turistico alberghieri, chiesa, due distributori di carburante, Mcdrive, un piscina coperta, una struttura di medicina dello sport, Club house, Parco acquatico.
Ecco la conclusione dell’Idea forza elaborata oltre dieci anni fa: «Con questo progetto Catania è più vicina ad una società in cui le cose tornano al loro posto, la bellezza della spiaggia, la fruizione del mare, la valorizzazione del territorio e dell’ambiente, l’immagine di una città che, a ragione, vuol diventare una delle più importanti capitali del turismo nell’area mediterranea. Quest’area dovrà essere dunque ancora più attraente per la gente della città e per gli investitori che solo ora trovano il terreno ideale per allocare la loro impresa, il loro progetto. Ogni turista potrà diventare ambasciatore nel mondo della nostra creatività, della nostra cultura, della nostra sensibilità, delle nostre bellezze. Se un parte importante in tutto questo, l’avrà svolta questo piano particolareggiato di sviluppo della Plaia, allora il lavoro di tutti coloro che lo hanno ispirato e animato avrà raggiunto il suo più importante obiettivo».