Le mode si susseguono velocemente: in un batter di ciglia quello che fino a qualche istante fa era considerato un Must oggi diventa demodè. L’essenza della moda sta proprio in questo: bruciare in fretta per potersi rinnovare nel più breve tempo possibile. Così non è un caso che le scarpe con il tacco altissimo, lo stiletto tanto per intenderci, che ha dominato incontrastato nelle ultime stagioni, siano finite in soffitta lasciando il posto a tacchi più normali.
L’era in cui gli stilisti si cimentavano nella progettazione di tacchi altissimi e dalle forme bizzarre sfidando la forza di gravità è finita. Oggi i disegnatori di moda stanno riscoprendo il potere della normalità. Gli esempi, in questo senso, sono tantissimi: le cool-girl di Hedi Slimane per Yves Saint Laurent preferirebbero sparire piuttosto che farsi vedere con un paio di scarpe che non siano a pochi centimetri da terra.
Sulla passerella di Gucci è sparito lo stiletto, al suo posto le mezze misure degli anni ’60. Persino Nicolas Ghesquière, uno che sui tacchi vertiginosi da Balenciaga ci aveva costruito uno stile ha cambiato il suo credo portando in passerella tacchi molto più bassi. Da Louis Vuitton scarpe con tacchi che non vanno oltre i 7 centimetri. Il buon senso pare abbia preso il sopravvento tra i designer di moda. Questo, attenzione, non significa che lo stiletto si sia estinto in un batter d’occhio. Le appassionate del genere non ne possono fare a meno e poi il tacco altissimo rimane pur sempre un grande strumento di seduzione, però in questa fase la moda riscopre la comodità.
Quindi il diktat di questa nuova stagione è: tacchi alti sì, ma stop agli eccessi. Proprio all’oggetto del desiderio di ogni donna: allo stiletto, è dedicata, in questi giorni, una mostra al Brooklyn Museum di New York “Killer Heels: the Art of the High-Heeled Shoes”. Nella mostra, visitabile fino al 15 febbraio 2015, si possono ammirare pezzi unici e rari che hanno fatto la storia della scarpa col tacco: le scarpe “Armadillo” con un tacco esagerato, ed una forma a dir poco aliena, portate in passerella nel 2010 da Alexander McQueen; l’altissima zeppa coloratissima realizzata nel 1938 da Salvatore Ferragamo per l’attrice Judy Garland; lo stiletto di Prada che sfidava la forza di gravità, ma anche pezzi cult di Christian Louboutin. Insomma una mostra ricca di reperti che racconta in modo maniacale la storia dell’oggetto più desiderato dalle donne.
Patrick Battipaglia