Cosimo Indaco commissario straordinario dell’Autorità portuale di Catania con un incarico che arriva dritto da Roma rompendo tutte le lotte regionali che si stavano combattendo. L’incarico, che vede in Enzo Bianco il suo sostenitore più forte, ha un chiaro sapore di un déjà vu che riporta alle precedenti sindacature dell’attuale sindaco di Catania.
Messi da parte i dissapori politici, e mandato a casa il precedente commissario Giuseppe Alati, sapere cosa ha intenzione di fare il nuovo commissario nei sei mesi che lo vedranno protagonista è quasi una sfida visto che tra i progetti c’è la precisa volontà di eliminare il muro di cinta che separa il porto dalla città. “Non appena verrà finita la costruzione della darsena – ci dice Cosimo Indaco – apriremo il porto alla città mettendo in pratica un progetto che si avvicina a quello già realizzato in altre città europee quali Marsiglia ad esempio. Ma l’intenzione non è quella di copiare, quanto piuttosto di realizzare un modello Catania che sia vincente.
“Abbatteremo le mura e apriremo la cinta muraria da molo foraneo a piazza Alcalà. Tutto questo lo realizzerò in sei mesi – continua Indaco – e in più faremo una nuova recinzione doganale da via Crispi con un progetto urbanistico che si sposi con quello che verrà realizzato in Corso Martiri della libertà rivalutando i quartieri che si affacciano sul porto in modo armonico. Catania potrà contare su un modello turistico preciso”.
Eppure non si vede neanche una nave da crociera al Porto di Catania…
“Due mesi fa siamo io e il sindaco Bianco – prosegue Indaco – siamo stati a Genova a parlare con Costa e con la Caribbean per le navi da crociera che dovranno tornare ad attraccare a Catania”.
Sono stati risolti i problemi che hanno causato il loro allontanamento?
“Daremo una nuova immagina del porto, lo libereremo dai container – afferma Indaco – e adegueremo i prezzi dello smaltimento rifiuti, anche se il problema principale dipende dal fatto che la zona del Mediterraneo orientale è poco appetibile a causa dell’insicurezza dei Paesi limitrofi”.
Sulle voci, neanche tanto sopite, che portano a galla problemi su eventuali incompatibilità Indaco afferma serafico “Non rispondo sul nulla – conclude. In città trovo molto entusiasmo nei miei confronti tra le persone perbene”, (come ha dichiarato a LiveSiciliaCatania).
Le idee del commissario se realizzate rappresenterebbero davvero una svolta per la città di Catania che da tempo aspetta non solo di veder aperti i cancelli del Porto ma anche di dividere, con il Porto di Augusta, le competenze. Affidando al primo il servizio turistico e, al secondo, che ormai da tempo è collegato al capoluogo etneo con un’autostrada velocissima, quello commerciale.
Monica Adorno