Dopo due anni di cali il mercato immobiliare nel 2014 riparte in tutti i comparti. Lo dice l’Istat che ha pubblicato i dati relativi alle convenzioni notarili di compravendita nel primo trimestre dell’anno per unità ad uso abitazione ed accessori, ad uso artigianale, commerciale, industriale, ad uso ufficio e ad uso rurale hanno nuovamente registrato valori positivi.
Nel I trimestre 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013, la variazione percentuale complessiva delle convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà nel settore immobiliare si attesta al +1,3% (-10,3% nel I trimestre 2013 rispetto al I trimestre del 2012); quella per passaggi di immobili ad uso abitazione al +1,5% (-10,3%) mentre la variazione tendenziale per i trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico registra un +1,6% (-10,1%) (Prospetto 1 e Figura 1).
Nel I trimestre 2014, sono state 140.716 le convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Il 93,1% delle convenzioni rogate ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (131.072), il 6,3% unità immobiliari ad uso economico (8.860) e lo 0,6% (784) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà.
La crescita registrata sul fronte dello scambio immobiliare è in parte attribuibile agli effetti che ha avuto la riforma della tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso (articolo 26, D.L. 12 settembre 2013, n. 104, “Modifiche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale”) che ha comportato di regola, a decorrere dal 1° gennaio 2014, un alleggerimento della tassazione degli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di beni immobili in genere. Molti acquirenti, per beneficiare di una disciplina più vantaggiosa, hanno così rinviato l’atto di trasferimento della proprietà immobiliare al 2014, con il duplice effetto di contrarre l’andamento delle transazioni nel corso dell’ultimo trimestre del 2013 e accentuare la crescita registrata nella prima parte del 2014.
Le variazioni tendenziali per trasferimenti di proprietà immobiliari, sia complessivamente considerate sia per le differenti categorie catastali, mostrano segnali di recupero in tutte le ripartizioni geografiche. Per il complesso dei trasferimenti di unità immobiliari si registrano aumenti sopra la media nazionale (+1,3%) al Centro (+8,1%) e nel Nord-Est (+3,6%) e variazioni negative al Sud (-2,9%), nelle Isole (-2,7%) e nel Nord Ovest (-0,7%); questi ultimi valori evidenziano comunque, rispetto ai trimestri precedenti, un forte rallentamento del trend al ribasso. Nel comparto dell’abitativo ed accessori si attestano al di sopra della media nazionale (+1,5%) il Centro (+8,9%) ed il Nord-Est (+3,8%); registrano diminuzioni il Sud (-3,4%), le Isole (-2,7%) e il Nord-Ovest (-0,3%).
Nel comparto delle unità immobiliari ad uso economico lo scarto maggiore rispetto alla media nazionale (+1,6%) si osserva nelle Isole (+5,8%), nel Nord-Est (+4,3%) e al Sud (+2,9%); si registrano variazioni sotto la media nel Nord-Ovest (+0,8%) e negative al Centro (-2,7%), dato in controtendenza rispetto all’andamento delle abitazioni. Sono gli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane ad aver maggiormente beneficiato della ripresa delle convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà immobiliari. Per il complesso delle compravendite immobiliari, la variazione tendenziale nei grandi Centri si attesta al +3,4% (-0,3% negli Archivi Notarili delle altre città). Negli stessi Archivi si registra una variazione tendenziale positiva del 3,7% per le compravendite immobiliari ad uso abitazione ed accessori (-0,3% nei Centri minori) e del 4,3% per le convenzioni notarili relative a trasferimenti di proprietà ad uso economico (-0,1% negli Archivi dei piccoli Centri).
Sempre nel primo trimestre 2014 si registra una variazione tendenziale positiva anche per le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche.
Le 63.084 convenzioni rogate negli Archivi Notarili distrettuali registrano un aumento del 5% (-6,3% nel I trimestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012).
Sebbene tutte le ripartizioni geografiche presentino variazioni positive (+3,4% il Sud, +2,1% le Isole e +1,8% il Nord-Ovest) sono il Centro (+11,6%) ed il Nord-Est (+5,1%) a registrare aumenti al di sopra della media nazionale.
Per i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni sono nuovamente gli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane a registrare la variazione tendenziale positiva più alta, pari a +7,4% (+3,3% negli Archivi dei Centri minori).