Catania – Ha avuto grande partecipazione per il seminario formativo dedicato al progetto eTwinning, rivolto ai docenti di lingua francese degli istituti comprensivi e delle scuole medie ed elementari, che si è svolto alla Cittadella Universitaria di Catania, presso i locali della facoltà di matematica, lunedì 24 e martedì 25 novembre 2014. eTwinning è una piattaforma a uso esclusivo di insegnanti, dirigenti didattici, bibliotecari, e alunni, delle scuole dei paesi partecipanti che ha lo scopo di comunicare, collaborare e sviluppare progetti da condividere con altre realtà comunità didattiche europee. Le regole di eTwinning sono stabilite dai docenti: durata, tematica, modalità, il tutto facilitato dalla piattaforma gratuita che contiene vari strumenti (videoconferenza, chat, aula dei professori, ecc…). Quest’azione inoltre è favorita dai finanziamenti del nuovo programma europeo Erasmus+.
“Bisogna fare squadra sul web e vis à vis – ha affermato Chiara La Russa Sudano, presidente dell’Alliance Francaise di Catania – Non basta essere bravi con il pc, ma portare azioni reali nella vita di tutti i giorni. Queste giornate ci sono servite per fare squadra e apprendere modalità che serviranno all’integrazione della nostra scuola con le realtà UE, ma allo stesso tempo noi docenti che viviamo differenti realtà ci siamo incontrati per poter organizzare eventi legati alla francofonia e anche ad aiutare il prossimo. Infatti poco prima di Natale organizzeremo un pranzo di beneficenza, un piccolo contributo per chi è meno fortunato e vive con difficoltà questo momento di crisi economica”.
Il seminario è stato organizzato dalle Alliance Francaise di Catania, Caltanissetta e Messina in collaborazione con la Delegazione generale dell’Alliance Française e la Federazione delle AFI l’Institut français Italia/Ambasciata di Francia, l’Ufficio Scolastico Territoriale Regionale e provinciale per la Sicilia, l’Università di Catania e gli Istituti Luigi Russo e il il Magistrale Statale Ainis, rispettivamente di Caltanissetta e Messina.
Docente del seminario è stata Nadine Jardin, una dei maggiori esperti UE per il progetto eTwinning, titolare di Italiano presso l’Académie de Nice e attualmente in Sicilia per un anno, presso il Liceo De Sanctis di Paternò, grazie al progetto con una borsa di studio Jules Verne.
Il programma eTwinning promuove una collaborazione scolastica in Europa, attraverso l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), fornendo supporto, strumenti e servizi per facilitare le scuole nell’istituzione di partenariati a breve e lungo termine in qualunque area didattica. eTwinning è un punto d’incontro, ma anche il “luogo di lavoro” del programma: disponibile in ben 26 lingue, il portale conta oggi quasi 230277 utenti registrati e più di 5462 progetti in corso fra due o più scuole in tutta Europa, fornendo ai docenti strumenti online per cercare partner, istituire progetti, condividere idee, scambiare buone pratiche e iniziare subito a lavorare insieme.
Nato nel 2005 come principale azione del Programma di eLearning della Commissione Europea, eTwinning è stato integrato con successo nell’Erasmus+, e fa parte del consorzio internazionale di 30 Ministeri della Pubblica Istruzione europei, che sviluppa l’apprendimento per le scuole, gli insegnanti e gli studenti in tutta Europa, l’European Schoolnet. Fondamentale, per creare un nuovo progetto all’interno della piattaforma la collaborazione di almeno due scuole e che queste siano di nazioni differenti
L’argomento è a discrezione delle scuole e non è richiesta alcuna conoscenza specifica da parte degli insegnanti del TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione): l’intento è proprio di far loro acquisire, step by step, maggiori competenze di queste tecnologie, affinché entrino a far parte della vita quotidiana della classe.
Ai progetti approvati dalle Unità Nazionali eTwinning dei paesi delle scuole partecipanti, viene assegnato, al massimo entro una settimana dalla registrazione, il Certificato eTwinning, che approva il progetto e il partenariato, oltre a rappresentare che anche il web aiuta ad abbattere le barriere e a unificare la scuola europea.