Ancora Pua. Ancora Piano urbanistico attuativo per Catania Sud. Continua l’iter per la realizzazione del grandioso complesso immobiliare noto come Stella Polare: la delibera presentata dall’amministrazione in seguito a quanto espresso dal Comitato urbanistico regionale – che di fatto mitigava e di parecchio l’impatto ambientale di alcune opere legate al Pua – è stata infatti approvata la scorsa settimana dal Consiglio comunale. Dove, però, quanto proposto dall’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo, è stato modificato dall’approvazione di due emendamenti voluti dal capogruppo di Area Popolare, Manlio Messina, votati dall’opposizione e da parte della maggioranza (il gruppo Articolo 4 ha votato, infatti, con la minoranza).
Questo ha sì permesso alla delibera di passare (in caso il Consiglio non si fosse espresso, il parere del Cru sarebbe stato accolto per silenzio assenso), anche se “stravolta” rispetto all’originale, almeno stando a quanto affermato dallo stesso Di Salvo in aula, sebbene lo stesso assessore abbia voluto aggiustare il tiro parlando con la stampa, per ammorbidire l’impatto politico del voto che, al di là delle implicazioni solo a livello urbanistico, ha evidenziato alcune crepe nella maggioranza che sostiene Enzo Bianco che, insieme al suo delegato, ha voluto sottolineare come l’approvazione della delibera abbia evitato per Catania l’ennesimo centro commerciale.
Insieme agli atti relativi al progetto Stella polare, infatti, in aula è arrivata la richiesta, da parte della società Palaghiaccio, di cambiare destinazione d’uso alla struttura, trasformandola da sportiva a commerciale.
“Sono felice che il Consiglio comunale abbia detto no alla trasformazione del Palaghiaccio in un ennesimo centro commerciale” ha commentato il primo cittadino che ha però evidenziato come “gli emendamenti approvati dall’Assemblea però mi lasciano profondamente insoddisfatto perché diminuiscono gli spazi verdi, aumentano quelli dei parcheggi, eliminano la riduzione in altezza proposta per le strutture alberghiere in una zona, come avevano sottolineato gli esperti della Regione, delicata sotto il profilo del rispetto dell’Ambiente. Vedremo adesso cosa decideranno il Cru e la Regione – ha continuato Bianco – chi si è battuto per far approvare questi emendamenti si assumerà eventualmente la responsabilità di rallentare l’iter del procedimento”.
Ma, proprio chi ha presentato e spinto a favore degli emendamenti, ha spiegato pubblicamente le proprie motivazioni. “L’obiettivo che è stato raggiunto dall’opposizione con una parte della maggioranza – ha spiegato in conferenza stampa Manlio Messina, capogruppo Area Popolare – era quello di mantenere la delibera al suo stato originale, così come è sempre stata votata, e così come sempre ha avuto i pareri favorevoli da parte dei tecnici, e delle varie giunte che si sono susseguite. Oggi non riusciamo a comprendere – ha proseguito Messina – il motivo per cui il Cru, che dovrebbe dare dei pareri legali sulla regolarità della delibera e del progetto che si deve realizzare, è entrato nelle competenze esclusive del consiglio comunale”.
Riportare la delibera alle condizioni originali era l’intento, raggiunto grazie al voto di Articolo 4, della minoranza che non ha voluto cedere “sovranità” alla Regione. “Il Consiglio comunale di Catania ha semplicemente il diritto e l’obbligo di mettere nelle condizioni chiunque di investire in questa città – ha continuato Messina – e il nostro obiettivo come opposizione, era quello di riuscire a mettere nelle condizioni chiunque voglia, di poter finalmente intervenire in questa città. Quello approvato – ha concluso – è un atto importantissimo per la città che realizzandosi porterà di certo un grande sviluppo non solo economico, ma anche molta affluenza turistica”.
L’atto, non appena possibile, verrà inviato all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente. Toccherà infatti all’assessore Maurizio Croce, dopo le necessarie valutazioni, emettere il decreto definitivo. Poi si passerà alle convenzioni e la successiva fase sarà quella della presentazione dei progetti e la loro valutazione fino all’avvio delle procedure definitive.
Melania Tanteri