Ha fatto male, malissimo ai rossoazzurri la settimana di sosta forzata. A Modena non si è giocato per colpa della neve. Risultato? I rossoazzurri sono tornati in campo con poche idee e ad approfittarne è stato il Crotone, arrivato al Massimino da ultimo in classifica, che ha conquistato contro gli etnei un punto preziosissimo. Il posticipo si rivela, dunque, un incubo per i rossoazzurri che pareggiano 1-1 contro una formazione assai ostica, che si rivela autentica bestia nera per la formazione siciliana (anche all’andata il tabellino segno 1-1)
IL MATCH
La partita che chiude il ventiseiesimo turno di campionato ha un sapore particolare per entrambe. Due formazioni che cercano la vittoria per provare a sistemare un po’ le cose. Inizio in salita per gli etnei, che appaiono un po’ fermi sulle gambe. A essere più cinico è il Crotone, che con Torregrossa trova la rete dell’inaspettato vantaggio al quarto minuto del primo tempo. Raggelato lo stadio; i tifosi sugli spalti restano attoniti nel vedere i rossoazzurri in svantaggio contro l’ultima in classifica. L’undici di Marcolin incassa il colpo, pesante a dire il vero, e prova a reagire ma è davvero sfortunato. Ci provano Sciaudone (sfortunato nel prendere la traversa), Rosina da fuori e di nuovo l’ex giocatore del Bari, Sciaudone. Dopo un palo e una traversa ci pensa l’arbitro ad opporsi ai rossoazzurri, che hanno molto da recriminare per due rigori netti, che l’arbitro Sacchi di Macerata non ha concesso alla formazione di casa. Due episodi chiari, che fanno arrabbiare moltissimo la dirigenza rossoazzurra, tanto è vero che l’amministratore delegato degli etnei, Pablo Cosentino, esce dal campo urlando contro il direttore di gara.
Nel secondo tempo Dario Marcolin decide di non cambiare nulla e far giocare gli stessi undici della prima frazione di gioco. Il Catania però, sembra essere sotto shock, quasi in black out e non si esprime come sa. Devono trascorrere ben venti minuti per vedere il primo cambio. Marcolin inserisce Castro, al posto di Maniero, e cambia anche atteggiamento tattico, passando dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1. Ma l’azione continua a essere troppo lenta, la palla ristagna troppo nei piedi dei giocatori del Catania. Si va avanti tra calci d’angolo, punizioni e poche idee. Ed è proprio da un angolo che a tempo scaduto, quando ormai anche i tifosi avevano perso le speranze, Castro trova il gol del pareggio con un pregevole colpo di testa. L’argentino resta sospeso in area qualche secondo e riesce a concretizzare al meglio l’angolo battuto da Rosina. Finisce 1-1, certamente un risultato positivo per com’è maturato, ma di fatto c’è da registrare un passo indietro dal punta di vista del gioco.
CALCIO: SERIE B. CATANIA – CROTONE 1-1 (TABELLINO)
CATANIA (4-3-1-2): Gillet 5.5; Belmonte 6, Schiavi 6, Ceccarelli 6, Mazzotta 6 (38’ st, Capuano 6); Sciaudone 6.5 (31’ st Martinho 6), Rinaudo 6.5, Coppola 6; Rosina 6.5; Calaiò 6, Maniero 6.5 (18’ st, Castro 7).
In panchina Terracciano; Sauro; Chrapek, Escalante, Jankovic, Odjer; Barisic.
Allenatore Marcolin 5.5
CROTONE (4-3-2-1): Cordaz 7; Balasa 6.5, Claiton 6, Gigli 6.5, Martella 6.5; Suciu 6, Matuse 6, Dezi 6.5; Maiello 6,Torregrossa 7 (28’ st, Rabusic); Stoian 6 (268’ st, Ricci).
In panchina: Stojanovic; Ferrari, Modesto, Salzano, Ciano, De Giorgio, Padovan.
Allenatore Drago 6.5
ARBITRO: Juan Luca Sacchi di Macerata 4.
NOTE: serata umida, terreno bagnato, ma in buone condizioni.
GOL: Torregrossa (4’ pt, KR) – Castro (46’st, CT)
Espulso al 45’ del secondo tempo, Sucius per doppia ammonizione e il tecnico del Crotone Drago al 47’ del secondo tempo per proteste.
Ammoniti: Sucius (14’ pt, KR); Matute (22’pt, KR), KR; Schiavi (24’ pt, CT); Coppola (34’ pt, CT); Cordaz (16’ st KR); Sciaudone (18’ st CT); Ricci (39’ st, KR).
Angoli per il 10-5 per il Catania
Recupero: 0′; 4′.
MaTo