Catania e Istanbul sono più vicine riprendendo una tradizione vecchia di secoli. Infatti il sindaco di Catania Enzo Bianco e quello di quello di Beyoglu Ahmet Misbah Demircan hanno firmato l’atto formale di gemellaggio tra i due comuni. Beyoglu è un distretto del comune metropolitano di Istanbul di cui è il cuore finanziario ed economico della capitale turca. Si tratta dell’antica Pera, il cui nucleo antico è rappresentato dalla vecchia Galata, fondata dai genovesi nel medioevo.
“Si tratta di un gemellaggio reale, serio, vero e produttivo – ha detto il sindaco Bianco – che si baserà su azioni e progetti concreti atti a valorizzare le reciproche competenze. In particolare quelle dei giovani. Abbiamo tante cose che ci accomunano e quelle quali possiamo lavorare insieme: l’altea tecnologia, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali, l’arte e lo spettacolo”. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Domircan che ha auspicato il raggiungimento comune di grandi obiettivi.
Fiorella Nozzetti, promotrice dell’incontro e curatrice della mostra di Franco Battiato a Istanbul dello scorso settembre, che spianò di fatto la strada al gemellaggio, ha letto un messaggio di auguri inviato dal grande musicista impossibilitato a partecipare perché impegnato in una tournèe all’estero.
Poco prima, nel Palazzo della Cultura, nell’ambito delle iniziative del gemellaggio, era stata inaugurata dal sindaco Demircan e dall’assessore alla Cultura Orazio Licandro, la mostra di fotografie dal titolo “Dalla metà del 19° secolo al 20° secolo – da Kostantiniyye (Costantinopolis) a Istanbul“. La mostra di fotografie è formata dalle opere di maestri della fotografia che hanno incominciato a presentare le loro opere sin dalla metà del 19° secolo a Istanbul e che appartengono alla collezione di fotografie della Fondazione di Suna e Inan Kıraç. Questa mostra presenta le opere meravigliose strutture architettoniche, la vita quotidiana e le persone interessanti di questa epoca. Le opere di celebri fotografi come James Robertson, Maurice Meys, Pascal Sébah, Polycarpe Joailler, Abdullah Biraderler, Guillaume Berggren e Gülmez Biraderler, che sono delle fotografie di quella epoca li, prese con tecniche onerose e difficili, mettono in evidenze non solo gli aspetti di Istanbul nel passato ma vi faranno perfino fare un piacevole viaggio attraverso il quale potrete vedere come la città si è totalmente trasformata in un centro industriale anzi, una grande metropoli, con la sua silhouette, la sua architettura, i suoi veicoli, i suoi ponti, le sue banchine, le sue vie, le sue piazze e la sua gente.
“Cominciamo a scrivere una pagina importante – ha detto l’assessore alla Cultura Orazio Licandro che ha inaugurato la mostra insieme al sindaco Demircan – sotto il profilo degli scambi culturali con una grande metropoli internazionale, Istanbul. Due città con pezzi di storia comuni sia dall’antichità che vedranno la collaborazione dei rispettivi e delle maggiori istituzioni culturali per rafforzare concretamente i rapporti tra le due città”.