Una commedia di Agata Christie ha aperto la stagione del Teatroimpulso. Nove attori in scena per rappresentare non un giallo ma le mille sfaccettature dell’amore che la famosa scrittrice inglese ha saputo raccontare nel Verdetto. Una storia quasi banale se non fosse tinteggiata dal noir di un omicidio compiuto solo per l’amore di sé. Karl Hendryk (Michele Nicotra) è un professore costretto a emigrare a Londra per difendersi dalle accuse politiche che il suo Paese gli aveva riconosciuto. Ma non parte solo, insieme a lui c’è una moglie malata, Anya (Nunzia Pruiti), costretta sulla sedia a rotelle e una cugina, Lisa (Nicoletta Seminara) che dà aiuto alla moglie.
Lui, Karl, sembra vivere fuori dalla realtà attorniato dai libri, che venera e insegna, solo a chi ritiene possa diventare un erudito, e da uno scudo che lo protegge contro ogni istinto. La sua vita è il risultato di una visione distorta frutto di una bontà che sembra più vicina al non volersi prendere alcuna responsabilità piuttosto che alla bontà in sé e per sé. Ed è così che la storia si dipana, in un’unica scenografia, che è il salotto di casa, in cui passano tutti. Il professore che legge, sogna e ascolta Rachmaninov e mentre cerca di non pensare al suo amore per Lisa offre il suo amore alla moglie depressa. E Lisa e lì che difende il pensiero di Karl contro tutti fino a quando l’arrivo, imposto e ricattato, di una nuova studentessa irrompe nella loro vita. Helen Rollander (Irene Oliveri) vuole ciò che vuole e sua madre Lady Rollander (una bravissima Luisa La Carruba) è pronta a fare di tutto per accontentarla. Ed Helen vuole Karl, non solo come professore ma come marito e compagno di vita. E poco importa se Karl non prova nulla per lei anche se è bella, ricca e intraprendente. Helen farà di tutto per il suo obiettivo, persino uccidere. E lo farà. E lo confesserà al professore che rimarrà sì inorridito ma non così tanto da farlo correre alla polizia. Per una serie di coincidenze sarà Lisa ad andarci di mezzo. Per colpa di un alibi perfetto fornito dal medico della moglie (Alessandra Grasso) e dalla soffiata della cameriera (Concetta Sirena) che ha spiato l’unico abbraccio tra Karl e Lisa.
L’ispettore (Alfio Grasso) verrà e arresterà Lisa mentre la bella Helen, per un incidente fortuito, non potrà più confessare nulla a nessuno. Lisa arriverà al processo ma alla fine il verdetto sarà fausto. Lisa è innocente e da innocente ne uscirà ma uscirà anche dalla vita di Karl che rimane lì seduto ad ascoltare Rachmaninov senza muovere un dito. Quell’amore romantico e infinito non finirà alle ortiche. Sarà Lisa a tornare, consapevole che Karl non è capace di alcuna reazione anche se il dolore lo logora dentro. Uno spettacolo ben condotto dalla regia di Mario Guarneri, audio e luci Gianluigi Rapisarda; trucco e parrucco Duediquadri. Il prossimo appuntamento al Teatroimpulso sarà ad aprile con Harold.
Monica Adorno