È la 500° replica quella andata in scena al teatro Metropolitan di Catania con Gianluca Guidi e Gianpiero Ingrassia. Due veri e propri mattatori nella commedia “Taxi a due piazze”, uno spettacolo che ha veramente divertito gli spettatori. Un classico della commedia brillante creato dalla penna ironica del commediografo inglese Ray Cooney, già autore di “Se devi dire una bugia dilla grossa”, ha debuttato a Londra 31 anni fa ed è rimasto in scena senza interruzioni fino al 1992. “Taxi a due piazze” (“Run for your wife”) si è da subito imposto come il più grande successo di Rooney. In Italia la commedia divenne subito popolare con Johnny Dorelli nella versione di Garinei e Giovannini, e in seguito con suo figlio, Gianluca Guidi, prima diretto da Gigi Proietti e da se stesso.
In questa nuova versione, Gianluca Guidi è ancora il regista e l’interprete di questa classica commedia in cui equivoci, scambi di persona, doppi sensi e situazioni al limite del paradosso garantiscono due ore di puro divertimento e risate. Accanto a Guidi, Giampiero Ingrassia in uno spettacolo che deve gran parte del suo successo all’affiatamento e alla bravura del cast.
Il protagonista di “Taxi a due piazze” si chiama Mario Rossi ed è un uomo dal nome banale, l’aspetto ordinario, un lavoro comune ma soggetto a turni (fa il tassista) e una vita semplice: bella casa, moglie innamorata, abitudini consolidate.
Una vita talmente serena che Mario l’ha moltiplicata per due. Bigamo soddisfatto, vive infatti con la moglie Carla a piazza Risorgimento e con la moglie Barbara a piazza Irnerio. Grazie ai turni del suo lavoro e a una pianificazione perfetta di orari e spostamenti, tutto scorre felicemente, con le due donne totalmente inconsapevoli l’una dell’altra. Quando però a causa di un banale colpo alla testa il tassista viene ricoverato in ospedale e fornisce due indirizzi di residenza diversi, iniziano i guai. Tra giornalisti curiosi, vicini di casa invadenti e ispettori di polizia chiamati a indagare, la situazione si complica e da qui in poi sarà tutto un susseguirsi di equivoci, coincidenze, bugie a catena, scambi di identità, brillanti trovate e scombinati errori nel tentativo forsennato e sempre più difficile di nascondere la verità. Un crescendo inarrestabile di situazioni assurde e di ritmo incalzante che porteranno a un finale brillantemente spiazzante.
Gianluca Guidi, che per l’occasione oltre a curare la regia, si occupa delle musiche dello spettacolo, interpreta con sicurezza il tassista romano mentre Giampiero Ingrassia presta il volto a Walter Fattore, suo sfaccendato vicino di casa che, saputa la verità sulla bigamia dell’amico, si ritroverà suo malgrado complice e protagonista delle situazioni più comiche e imbarazzanti. Ad affiancarli sul palco un valido cast, capeggiato da Renato Cortesi e completato da Silvia Delfino, Biancamaria Lelli, Antonio Pisu e Piero di Blasio, tutti abili e naturali, ben sintonizzati in una commedia che si basa su battute fulminanti e precisi incastri dei tempi comici.