Obiettivo fare almeno un punto. Il Catania domani sera alle 20:30 affronterà il Vicenza dell’ex Pasquale Marino allo stadio Romeo Menti. Una partita difficilissima, contro la quarta forza del campionato, contro la formazione rivelazione del campionato di serie B, ripescata a inizio stagione dalla Lega Pro, costruita in poco meno di quindici giorni e pronta a conquistare la serie A. Guardando ai precedenti è obbligatorio ricordare che l’ultima volta in cui il Catania riuscì a vincere a Vicenza, la squadra era allenata proprio da quel Pasquale Marino che domani si siederà sulla panchina dei veneti. Era la stagione 2005-5006, l’anno della promozione, e il Catania si impose 2-0 con i gol di Biso e Mascara. Sarà una sfida particolarmente complicata per la squadra di Dario Marcolin, che dovrà ancora fare a meno di quattro uomini: Belmonte, Rinaudo, Coppola e Martinho. L’ex opinionista di Sky ha deciso di puntare su un mix di esperienza e gioventù per tentare di scardinare il fortino Menti. Questa la probabile formazione 3-4-1-2: Gillet; Ceccarelli, Schiavi, Capuano; Sciaudone, Odjer, Escalante, Mazzotta; Rosina; Maniero, Calaiò.
Quel patto squadra-tifosi
Un patto tra la città e la squadra per “salvare la serie B”, “l’onore di Catania”, solo per la “maglia”: a sancirlo è stato un incontro a Torre Del Grifo del Grifo Village tra una rappresentanza della squadra e i tifosi, che hanno chiesto e ottenuto un confronto con i giocatori etnei alla fine di una settimana caratterizzata da proteste e riunioni tra i supporter per decidere quale percorso sostenere da qui alla fine del campionato.
Erano circa 300 i tifosi del Catania che hanno incontrato i giocatori per discutere della drammatica situazione sportiva in cui versa la società di via Magenta. Dopo mesi di richieste rimaste senza risposta, i supporter etnei hanno ottenuto un incontro con la squadra di una decina di minuti, nel quartier generale del Catana, per esprimere tutto il loro rammarico per la penultima posizione della serie B e per chiedere anche maggiore impegno ai giocatori.
I supporter dei gruppi organizzati hanno anche invitato i giocatori tra cui Gillet, Del Prete, Coppola, Calaió, Capuano, Sciaudone, Ceccarelli, Maniero, Rosina e Castro a collaborare per il bene comune: “la salvezza del Catania” e ad avere un maggiore costanza nelle prestazioni per uscire da questa situazione.
Risultato?
Per la squadra hanno parlato il capitano degli etnei, Emanuele Calaiò e il vice Ciro Capuano. È stato sancito un patto di ferro: “Uniti per salvare il Catania” e poi alla fine della stagione si faranno i conti, si tireranno le somme. “Anche noi faremo i conti con la società”, ha evidenziato Capuano, facendo intendere che più di qualcosa non sta andando per il verso giusto. Che il presente sia pieno di nubi è certo, ma se non si salverà la cadetteria queste nubi si trasformeranno in temporali…
MaTo