Una sola la data riservata allo spettacolo di Laura Tornambene “Leonardo, profilo di un genio”, andato in scena al Piccolo Teatro di Catania con la regia di Massimo Leggio, e in qualche modo ci sappi di picca sia per la mancanza di repliche da consigliare agli amici sia perché saremmo stati seduti a seguirlo ancora per un po’ assaporando il piacere di essere trasportati in un secolo che fu culla di tutte le arti. Primo appuntamento della rassegna “Note Internazional Fest” organizzata da kriptomeridies e Note International Academy, Leonardo profilo di un genio è una rappresentazione nata dall’ambizioso progetto “Le vie di Leonardo” che ha ottenendo un ottimo successo non solo tra musicisti e storici ma anche tra gli studenti delle scuole catanesi che stanno seguendo con interesse i matinée.
Un percorso di scoperta (o riscoperta) e di approfondimento della vita e della produzione del grande genio toscano. Pittore, scultore, architetto, ingegnere e scienziato, Leonardo fu uno degli artefici del Rinascimento. L’amore per la conoscenza e la ricerca segnarono profondamente la sua produzione artistica e scientifica. Le sue innovazioni nella pittura influenzarono l’arte italiana per oltre un secolo. “È il nostro fiore all’occhiello, ci teniamo moltissimo – commenta Maurizio Ingrao – il progetto lo abbiamo ideato e prodotto interamente con la passione e l’impegno che iniziative di nuove e di qualità e richiedono”.
Il Genio del Rinascimento, “scienziato rivoluzionario”, “artista finissimo”, rivive sul palco, cinquecento anni dopo, attraverso tre figure, gli allievi Melzi e Salaì, e Caterina, la balia, personaggi che ebbero un ruolo fondamentale nella vita di Leonardo. E parlano raccontano ripercorrono vita sogni invenzioni e pensiero di Leonardo, e lo fanno da fantasmi in un tempo da sogno durato un’intera notte, come un libro da sfogliare. Sulle musiche rinascimentali di Guami, Desprez, Borrono, Mainerio.
La regia è firmata da Massimo Leggio mentre il testo è di Laura Tornambene, entrambi in scena assieme a Tiziana Bellassai e Giovani Arezzo. I costumi teatrali sono stati realizzati da Daniela Antoci e Daniela Dimartin, l’impianto scenico è a cura di Emanuele Plucino. La rassegna proseguirà il 3 aprile inaugurando la stagione musicale con il Coro Animae Voces in un ensemble di musica etnico/popolare attinto dalla tradizione dell’Est Europa, scandinava ebraica, balcanica. Il biglietto costa dieci euro, lo spettacolo inizia alle ore 20.30
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