Le due corse che TrenItalia ha predisposto per collegare Catania e Palermo sono già attive da lunedì 13 aprile e garantiscono il collegamento tra le due città in tre ore e undici minuti. Il biglietto non si può ancora acquistare online ma pare che sia solo questione di tempo, quello che serve per aggiornare il sito. La cosa bella è che la durata del tragitto non dura 3 ore e 11 minuti ma solo 2 ore e 58. Ed è una gran cosa. Ma TrenItalia pare intenzionata a ridurre ancora questo tempo portandolo, intanto, a 2 ore e 45 oltre ad aggiungere altre “corse veloci”. Le tratte classiche, infatti, durano non meno di 4 ore e mezza e in alcuni casi anche sei ore. In ogni caso pare che dal 3 maggio dovrebbero istituire 7 treni con 6 corse in entrambi i sensi sempre con tempi di percorrenza sotto le tre ore.
La bella notizia è che il treno veloce c’è, peccato però sia stata necessaria una quasi tragedia per metterlo in funzione. Guardando le foto (foto pubblicate su facebook da Rosario Sapienza), tra divanetti e prese di corrente, non sembra neanche di essere in Sicilia. E la domanda che sorge spontanea è “ma ci voleva tanto?”.
Ma intanto che succede sulla A19? Mentre Crocetta pare abbia fatto un accordo con Alitalia per un volo che colleghi le due citta, sul viadotto Himera si discute senza sosta. Dopo la visita di ieri del ministro Delrio che promette la ricostruzione dei due viadotti entro 24 mesi, la soluzione più veloce sembra quella di realizzare una bretella di un paio di chilometri che permetta di bypassare il punto critico. E aggiungono che per farla avranno bisogno di tre mesi. Si parla di luglio infatti. Ma qualche ingegnere sostiene che si potrebbe fare in un mese e mezzo. Chi ha ragione? Tempi a parte, sarà bene che questa bretella venga fatta con tutti i crismi. Del resto si sa che niente è più definitivo di una cosa provvisoria… e in Sicilia più che in altri posti.
Monica Adorno