Uno spettacolo brillante e pieno di energia capace di immergere il pubblico in un’atmosfera estremamente fedele agli anni ruggenti del Charleston, tra paillettes, piume e abiti coloratissimi che fanno prevedere due ore di spensierato divertimento tra scenette comiche e balletti elettrizzanti. È stato fondamentalmente questo il musical “No, No, Nanette” che la Compagnia Teatro Zappalà ha messo in scena al Metropolitan di Catania. Splendida la performance artistica dei principali interpreti: Anita Venturi, Mimmo Ghegghi, Silvia Felisetti e Alessandro Brachetti. Sapiente la regia di Franco Zappalà. Uno spettacolo coinvolgente e quasi scoppiettante, che ha lasciato il pubblico quasi senza fiato. Costumi e scenografie impeccabili, luci eccellenti.
“No, No, Nanette” è un musical con liriche di Irving Caesar e Otto Harbach musicate da Vincent Youmans su libretto di Otto Harbach e Frank Mandel. Fra le canzoni ci sono le famose Tea for Two e I Want to Be Happy. Venne messo in scena l’11 marzo 1925 al Palace Theatre di Londra interpretato da Binnie Hale e George Grossmith, Jr. ed ebbe 665 rappresentazioni.
Jimmy Smith, un milionario arricchitosi con la pubblicazione della Bibbia, sposò la parsimoniosa Sue. Jimmy e Sue vogliono insegnare alla loro pupilla, Nanette, a essere una giovane signora rispettabile ma la ragazza ha un carattere indipendente e vuole divertirsi ad Atlantic City, incoraggiata da Tom Trainor. Con tanti soldi a disposizione, Jimmy decide di divenire il benefattore di tre belle donne (Betty di Boston, Winnie di Washington e Flora di San Francisco); presto comprende però che le sue buone intenzioni lo stanno mettendo nei guai, in quanto le donne lo stanno ricattando per ottenere più soldi. Egli consulta il suo avvocato amico e lo zio di Tom, Billy, affinché lo aiuti a far uscire le ragazze dalla sua vita. Guglielmo è d’accordo, e suggerisce che Jimmy si rifugi a Filadelfia. Egli decide di prendere Tom ed incontrare le tre signore nella casa di Atlantic City di Smith, il Chickadee Cottage. Sue e Lucille, la moglie di Guglielmo, udendo che entrambi i loro mariti erano fuori per affari, decidono di prendersi una vacanza recandosi al Cottage. Saputo del desiderio di Nanette di vedere Atlantic City, Jimmy decide di non andare a Filadelfia, e portare Nanette al Cottage di Chickadee, utilizzando la burbera domestica Paulene, come guida di Nanette.
Ad Atlantic City avvengono molteplici incontri. Tom e Nanette fantasticano circa un loro felice matrimonio. Sue ode per caso Billy parlare alle donne e pensa che abbia una relazione con loro; seguono grossi problemi. Sue dice a Lucille dell’infedeltà supposta di Billy e quest’ultimo non nega la cosa per sviare i sospetti da Jimmy. Sue scopre anche che Nanette è venuta ad Atlantic City andando contro i suoi consigli. Ciò causa discussioni fra Tom e Nanette e porta Pauline e Nanette a partire per New York. Jimmy paga le signore ed essendo dispiaciuto nei confronti di Lucille, le spiega ogni cosa: Billy non la stava tradendo e nemmeno Jimmy lo stava facendo nei confronti di Sue. Nanette e Pauline, non riuscendo a partire per New York, ritornano al Cottage dove Tom e Nanette decidono di sposarsi. Lo spettacolo finisce con una festa e uno splendido numero di danza.