Le spiagge lasciate al degrado durante i mesi invernali si ritrovano poi in uno stato di abbandono e impossibili da usare dai bagnanti della prima ora. È questa in sostanza la denuncia fatta da Giuseppe Zingale e dall’associazione “Insieme per Mascali Fondachello”. Questo il testo della lettera ricevuta in redazione: «Su una cosa noi residenti e commercianti di Fondachello siamo d’accordo: il lavoro da fare per ripulire la nostra spiaggia c’è ed è pure tanto. Mancano ancora pochi mesi prima dell’arrivo dell’estate ma chiunque, approfittando delle belle giornate, mettesse piede sulla spiaggia di Fondachello si porrebbe la stessa domanda: come ripulire la zona dalla spazzatura accumulata nel corso del periodo invernale? Come presidente dell’associazione “Insieme per Mascali Fondachello” voglio ribadire il fatto che qui la situazione è allarmante. Non vogliamo la solita “operazione spot” che non risolve niente visto che in poco tempo la spazzatura si accumulerà di nuovo. Chiediamo un’opera di bonifica a 360° visto che quest’anno i bagnanti dovranno fare i conti anche con i liquami provenienti dal collettore fognario della frazione di Sant’Anna che non funziona come dovrebbe. Il risultato è che, la gente che fa il bagno o prende il sole, dovrà convivere con un disastro ecologico senza precedenti. Un allarme ambientale che penalizzerà un’area a forte vocazione commerciale e turistica dove i negozianti della zona aspettano i mesi estivi per raddrizzare una stagione segnata da una profonda crisi. Se l’attuale amministrazione comunale di Mascali non prenderà urgenti provvedimenti, l’intenzione della nostra associazione e di molti altri comitati cittadini è quella di prendere in mano palette e sacchi della spazzatura per cercare di ripulire almeno una parte della spiaggia di Fondachello. Un segnale ben preciso per una frazione che, soprattutto la sera, continua a non essere adeguatamente illuminata, isolata e frequentata da soggetti poco raccomandabili. Nuovi e vecchi problemi che puntualmente si ripresentano molto prima della stagione balneare e che rischiano così di rovinare l’intera area. La paura oggi è che in molti residenti di via Spiaggia possa prevalere un senso di rassegnata sopportazione come se ormai il degrado rappresentasse una caratteristica del paesaggio».