Il Comitato Pendolari Siciliani ha fatto un po’ di conti e, nonostante l’impegno della Regione e di TrenItalia nell’attivazione delle sette coppie di treni veloci che effettueranno il servizio a partire dal 3 maggio, qualcosa non la vede per come dovrebbe. «I treni veloci – si legge nella nota inviata – dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario del giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava 3 ore e 19 minuti non rispettando i tempi di percorrenza previsti in 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo” firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane».
Ma i problemi rilevati dal Comitato Pendolari continuano tanto da essere elencati in punti. Ed ecco le altre note dolenti:
· I treni utilizzati sono i treni “Minuetto” cofinanziati, con l’accordo attuativo di aprile 2004, a fronte di una spesa complessiva di 153 milioni di Euro, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di euro da parte di Trenitalia S.p.A., quindi parliamo di treni che hanno già circa 10 anni di servizio e che sono stati rivampizzati con la nuova livrea “Jazz” di Trenitalia.
· Occorre cambiare il tipo di materiale rotabile, almeno per il primo treno in partenza da Catania, visto il sovraffollamento tra Enna e Caltanissetta, andrebbe bene per evitare il sovraffollamento un locomotore E464 con quattro vetture UIC-X o MDVC al seguito.
· Sarebbe consigliabile spostare la partenza dei treni delle ore 5.28 almeno alle ore 5.00 come avviene sui primi treni del mattino nella Messina-Palermo.
«Un punto importante di cui non conosciamo i contenuti – continua la nota – è il Contratto di Servizio per il Trasporto ferroviario, secondo noi più importante dell’eventuale offerta commerciale, poiché sull’offerta se non dovesse andare bene è possibile intervenire in corso d’opera mentre per le norme del Contratto di Servizio dovremmo aspettare la scadenza prevista per il 2019. Infine chiediamo alla Regione Siciliana di voler intervenire sui “Treni a lunga percorrenza” da e per il nord” a rischio già da gennaio 2016 se il Ministero dei Trasporti non bandirà la gara entro il 2015».