LA NOTA DEL M5S – Chiedono una “Immediata erogazione degli Ecobonus; l’esonero da ogni forma di pedaggio autostradale; una riduzione dell’accisa sul carburante oltre all’abbattimento dei costi per l’utilizzo delle tratte marittime”. Sono pochi i punti chiave presentati dal M5S all’Ars e al Senato ma sono quelli che dovrebbero essere portati a compimento da entrambi i governi (nazionale e regionale) per salvare dal fallimento la categoria degli autotrasportatori siciliani. Si tratta di richieste concrete, risultato dell’incontro tenutosi lunedì scorso presso l’Interporto di Catania, al quale ha preso parte la deputata all’Ars Angela Foti, alla presenza delle sigle Aias, Aitras, Assiotrat, Assotrasporti, Confartigianato, Fai, Fiap e Trasporto unito. A tal proposito, una raffica di atti parlamentari (interpellanze e ordini del giorno) sono stati presentati tra ieri e oggi al parlamento regionale e, al Senato, dalla senatrice catanese Ornella Bertorotta.
“La categoria degli autotrasportatori – afferma Angela Foti – a seguito del cedimento del pilone del viadotto Himera sulla A19 è praticamente in ginocchio”. Da due settimane – continua la nota – le associazioni di categoria attendono di essere convocate dal Ministro Delrio, ma ancora nulla è stato fatto. Ed è per questo che annunciano un fermo dei servizi dal 25 maggio.
Per comprendere meglio il disagio un autotrasportatore catanese che voglia raggiungere Palermo, è obbligato a dirigersi a Messina, per poi percorrere l’autostrada A20, unica reale alternativa con un mezzo autoarticolato. Ciò implica circa 240 km di percorso in più per l’andata e ritorno, quindi tempi di percorrenza pressoché raddoppiati, un aumento del costo del gasolio di circa 100 euro, a cui si devono aggiungere un aggravio dei pedaggi autostradali di circa 75 euro (A18 + A20). Tutto ciò ha un costo totale di 175 euro in più al giorno.