Catania – Domani mattina dalle sette alle 13 mezza città di Catania e parte di quella di Misterbianco sarà chiusa. Il raggio è quello di un chilometro quadrato dall’aeroporto. Il motivo dipende dalla decisione di far brillare un ordigno bellico che è stato ritrovato il 15 maggio. La decisione è stata presa il 22 maggio in un incontro tenutosi in Prefettura, anche se è stata comunicata solo oggi dalla Sac SpA, e coinvolge l’Enac, il Comando del 41° Stormo dell’Aeronautica militare, il corpo militare della C.R.I., il Corpo Forestale, il Dipartimento della Protezione, la società RFI, l’Enel e la Snam Rete Gas, la Telecom e la Terna, l’Anas che collaborerà con le Forze di Polizia, la Polizia Stradale, la Sezione di Polizia Ferroviaria, la Polizia Municipale di Catania, l’Asp, i Vigili del Fuoco. Insomma l’ordine del Prefetto, datato 1° giugno, coinvolge tutte le forze presenti e le autorità per un evento che non è un giochetto del luna park ma un pericolo possibile e reale dovuto all’esplosione di un
ordigno che è ancora completo di ogni suo componente: si tratta infatti di «una bomba di aereo di nazionalità inglese risalente alla seconda Guerra Mondiale del peso di 250 libre (…) rinvenuta in Contrada Junghetto presso il Fondo n. 12. La zona di salvaguardia – si legge nell’ordinanza del Prefetto – è stata valutata dall’Autorità Militare per un raggio di 1000 metri dal luogo del ritrovamento. Il sistema (la bomba) è ancora provvisto di sistema di attivazione anteriore (pistol di naso) armato e di sistema di attivazione posteriore (pisto di coda) armato e tranciato. (…) È stato ordinato quindi l’evacuazione della zona (fabbricati di civile abitazione e rurali, attività in genere e messa in sicurezza delle persone per il tempo necessario al completamento delle operazioni». Sempre in data 22 maggio veniva stabilito che il “giorno delle operazioni sarebbe stato il 4 giugno 2015. E l’Enac ha consigliato l’opportunità di effettuare l’intervento dalle otto alle 13 in considerazione del traffico aereo. Chiaramente l’orario di fine (le 13) è solo indicativo visto che sempre nell’ordinanza è specificato “fino a cessate esigenze”.
I voli cancellati dalla Sac per domani mattina sono dieci, mentre quelli dirottati sono tre. E saranno sei i posti di blocco ordinati dal Questore (vedi foto) dopo il sopralluogo effettuato in data 27 maggio. Insomma il mondo intero è stato coinvolto in questa operazione ma non la popolazione alla quale è stato riservato il diritto di venire a conoscenza di questo po’ po’ di operazione appena il giorno prima. Anzi solo 18 ore prima grazie a un comunicato stampa arrivato dalla Sac SpA. A quanto pare così funziona la civiltà a Catania. Meditate gente, meditate.
Monica Adorno
Il link dell’ordinanza della Prefettura di Catania http://www.prefettura.it/catania/news/171003.htm#News_51059