Il Catania – almeno per ora – è salvo. Nel grande caos, che si vive in questi giorni in società, arriva comunque una buona notizia: nella corsa contro il tempo per salvare i rossazzurri dalla radiazione, l’amministratore unico della società di via Magenta, Carmelo Milazzo, ha provveduto a saldare gli arretrati degli stipendi dei mesi di marzo e aprile e a versare la fideiussione di 300 mila euro alla camera di compensazione, nonché il pre-versamento di 600 mila euro per regolarizzare l’iscrizione al prossimo campionato di serie B. Mancano adesso solo i 200 mila euro di saldo finale per confermare la partecipazione alla prossima cadetteria.
Il Catania, dunque, arriverà al 15 luglio – scadenza ultima per presentare tutti i documenti per l’iscrizione al campionato 2015/2016 – con tutte le carte in regola. Tuttavia, la Covisoc si pronuncerà ugualmente dopo il 15 luglio, decidendo quali penalizzazioni spettano agli etnei per aver pagato in ritardo gli stipendi e presentato dopo i termini i documenti per l’iscrizione. Non più di 3-4 punti di penalizzazione. Poco male, perché grazie a questi passaggi la società di via Magenta ha comunque evitato la radiazione, evento che si era tragicamente prospettato dopo l’arresto del patron Nino Pulvirenti il 23 giugno scorso ad appena sette giorni dalla scadenza per l’iscrizione in serie B. E a proposito dell’imprenditore di Belpasso: sembrerebbe che sia stato proprio l’ex presidente degli etnei a fornire al Catania i soldi necessari per pagare le spettanze e versare la fideiussione, attingendo dal suo patrimonio privato.
Antonietta Licciardello