Siracusa – Cosa ci fanno un ingegnere meccanico e un’economista laureati a Milano con il massimo dei voti al mercato d’Ortigia? La risposta è da ricercare nella bellezza di fare gli antichi mestieri, che li ha portati a trasformare una grande passione, in un lavoro sul quale scommettere per il futuro per superare la crisi e scrivere una vera e propria favola. Insomma, da laureati con lavori precari una giovane coppia di sposi si è trasformata in imprenditori da strada, creando un’attività che oggi riesce a fare vivere ben 10 persone.
Lui è Gaetano Gangemi e lei è Nazarena Borderi, insieme hanno creato dal nulla un’attività di street food – il “Caseificio Borderi” – in grado di diventare in pochissimo tempo la prima azienda di ristorazione da strada su Tripadvisor, il portale web di viaggi, che pubblica le recensioni degli utenti riguardo anche ai ristoranti. Un’attività unica nel suo genere premiata anche da Gambero Rosso – tra le più importante riviste culinarie – come “first national prize as a specialized store”.
Gaetano e Nazarena dopo essersi laureati hanno iniziato il loro percorso lavorativo in grandi multinazionali tra Milano e il polo industriale di Priolo, ma non riuscivano a ottenere più di qualche contratto a tempo determinato e tra l’altro erano costretti a vivere lontani. Un giorno hanno, dunque, deciso di abbandonare tutto, appendere la laurea alla parete e reinventarsi in maniera semplice. Hanno, dunque, cominciato a ‘fare panini’. Oggi possono raccontare una storia di successo imprenditoriale fatta di fatica e unione familiare. Un’azienda dove lavorano anche la mamma e il papà di Nazarena, Andrea Borderi e Piera Martorana, suo fratello e sua sorella e i cognati, ma anche il fratello di Gaetano con la moglie.
L’idea nasce sette anni fa, quando lei inizia a lavorare in una delle più importanti multinazionali del settore idrocarburi, lui trova lavoro in Sicilia, ma questo li costringeva a vivere lontani. Nel frattempo il padre di Nazarena, Andrea vero detentore di questo sapere – l’arte di fare il panino – aveva voglia di riscattarsi dopo una vita di duro lavoro trascorsa di notte a trasformare il latte in prodotti caseari in un piccolo laboratorio di Floridia, in provincia di Siracusa, e di giorno al mercato con uno stand da ambulante.
I due giovani sposi grazie ai loro studi hanno, dunque, iniziato a fare delle indagini di mercato e deciso di aprire uno store da strada, per la gente, con produzione dal vivo e vendita diretta. E si sono resi conto che il mercato di Ortigia, proprio dietro casa loro, avrebbe potuto avere un buon bacino d’utenza. Volevano un posto, dove la gente di tutto il mondo potesse venire ad acquistare ‘roba buona’, coniugando il buon cibo con l’idea di valorizzare turisticamente l’area che li aveva visti nascere e crescere. Un luogo, insomma, dove i turisti di tutto il mondo potessero conoscere la storia di Siracusa e Ortigia e i sapori siciliani. Il marito, Gaetano, ha ideato e trasformato i macchinari che utilizzano nella loro bottega per produrre i formaggi, apparecchiature che erano state dismesse e sono state tutte modificate e rimesse a nuovo senza spendere un euro “che tra l’altro neanche avevamo”, racconta Nazarena. Un investimento iniziale minimo.
Nascono così i panini da strada dei Borderi: il luogo sembra una salumeria – nel retro bottega c’è il caseificio – ma è in realtà un vero e proprio viaggio tra i sapori e gli odori tradizionali dell’Isola. E i panini sono delle vere e proprie opere d’arte. Tanto che i turisti che hanno assaggiato i filoncini dei Borderi, chiamano Andrea e Gaetano i ‘Caravaggi’ dei panini. La particolarità dei loro panini è il fatto che nessuna creazione è mai uguale all’altra e i filoncini sono preparati con l’istinto dei due artisti, che mescolano insieme aromi, formaggi e salumi. Ma non illuda la spontaneità con la quale genero e suocero preparano i panini, dietro ogni accostamento di sapori c’è uno studio quotidiano, che Nazarena e suo marito compiono cercando di capire quali aromi si accostano meglio tra loro. La laurea quindi non è servita a nulla? E invece no, quella laurea è stata messa a frutto da entrambi per riconvertire o adeguare le attrezzature necessarie per avviare e per far crescere questo modello di store, che adesso hanno deciso di ‘impacchettare’ e trasferire anche a Malta e Milano.
Antonietta Licciardello