Considerata la partenza avevamo sperato che le imbattibili frecce d’argento questa volta sarebbero spuntate. Infatti le Williams di Massa e Bottas allo spegnimento del semaforo sono sembrate due saette inviate da Giove (purtroppo poi pluvio) e hanno conquistato le prime due posizioni. Ma Bottas è sembrato sicuramente più veloce del compagno, ma il solito errore del muretto (in Williams sono una prassi) che non ha dato il via libera al sorpasso del finlandese sul brasiliano ha impedito a Valtteri di prendere il largo accumulando un buon vantaggio che sarebbe sicuramente stato utile ai disastrosi pit della squadra di Sir Frank.
Anche Rosberg ha avuto una pessima partenza ed si è piazzato subito quarto.
Fino al primo pit stop le Williams sembrano insuperabili poi le Mercedes azzeccano i tempi di ingresso ai box e Hamilton riprende la testa della corsa mentre le Ferrari arrancano dietro le Williams.
Poi le nuvole incombenti su Silverstone hanno cominciato a piangere. Ma hanno fatto piangere di più i piloti della Williams il cui muretto ha ritardato il cambio dei pneumatici facilitando così anche Vettel che ha avuto la furbizia (accompagnata da una buona dose di fortuna) di entrare al momento giusto per il cambio gomme. Non è stato lo stesso per Kimi Raikkonen che ha anticipato il pit alle prime gocce ha avuto la sfortuna di imbattersi in una pioggerellina che non ha preso forza, quindi le gomme si sono degradate ed ha dovuto effettuare un ulteriore pit-stop concludendo 8°. Se la pioggia fosse arrivata subito molto intensa, saremmo qui a osannare la tempestività dello svedese e non quella di Vettel… casi della vita.
Domenica 26 luglio in Ungheria speriamo non ci sarà l’ennesimo dominio Mercedes e che le Williams potranno dare battaglia come in Inghilterra. Per la Ferrari non è tutto oro quello che è luce (il 3° posto, ripetiamo fortuito, di Vettel), infatti pare che ci sia già una resa di conti interna con Allison per i mancati risultati.
Che salti anche Arrivabene? Certamente no, se non altro per il cognome che finora ha portato “bene” al cavallino (poco) rampante.
Ad Hungaroring sarà fondamentale partire in pole per la mancanza di spazio per effettuare sorpassi, ecco perché immaginiamo già di assistere alla solita qualifica: prima fila Mercedes, Hamilton o Rosberg che dir si voglia, e poi tutti gli “altri”.
Nino Parrinelli