Catania – Dal prossimo 18 ottobre i contrassegni delle assicurazioni RC Auto spariranno dai parabrezza, in applicazione del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (9 ago 2013 n°110) che ha avviato la cosiddetta dematerializzazione, facendo cadere per gli automobilisti l’obbligo di esposizione del tagliando giallo e introducendo importanti novità. Una vera e propria rivoluzione digitale che ha convertito il sistema di controllo sulla regolarità dell’assicurazione, passato dal cartaceo all’informatizzato, con due obiettivi: ridurre le frodi, contrastando la contraffazione dei contrassegni cartacei e l’evasione dell’obbligo assicurativo, tramite controlli incrociati telematici tra le banche dati delle targhe dei veicoli e quelle delle polizze assicurative. Le novità riguardano anche gli attestati di rischio.
Ma quale impatto sui consumatori, le compagnie assicurative e le agenzie avrà questa innovazione? Questo il tema della tavola rotonda organizzata dallo SNA, il sindacato nazionale degli agenti di assicurazioni, in collaborazione con la Fondazione Nuovo Mezzogiorno e il dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Erano presenti, tra gli altri, il presidente nazionale e provinciale Sna, rispettivamente Claudio Demozzi e Salvo Lisi, e vertici nazionale dell’Associazione Nazionale Imprese Assicurazioni, Ania, e dell’istituto per la vigilanza delle assicurazioni, l’Ivass.
“Il nostro modo di fare gli agenti è destinato a cambiare – ha esordito Lisi, eletto presidente provinciale un mese fa – ci sentiamo certamente pronti alla novità che si tradurrà nel dover essere più che mai vicini ai consumatori e al territorio. Ci sembra, tuttavia, che le compagnie siano un po’ in ritardo, nel darci le indicazioni necessarie per come noi intermediari dovremmo operare”. Mentre per Demozzi il sindacato è pronto a condividere positivamente l’iniziativa ma vigilerà affinché le compagnie non mettano all’angolo gli intermediari, tentando di utilizzare la dematerializzazione del contrassegno per ridimensionare la centralità dell’agenzia nel servizio RcAuto in Italia”.
Alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista Fabio Sgroi, sono intervenuti anche Antonio Rosario De Pascalis, Capo servizi studi e Gestione Dati Ivass, Alessandro Santoliquido, presidente Commissione Auto Ania e direttore generale Sara Assicurazioni, Silveria Papaccio, capo distretto sud Unipolsai Assicurazioni, Andrea Costa, responsabile Motor Allianz Italia, Carmelo Calì, segretario regionale Confconsumatori Sicilia.
In Italia il 10% non paga l’Rca, il 30% al sud
Se per gli agenti Sna la dematerializzazione rischia di ritorcersi contro la categoria, le compagnie assicurative salutano con molto favore la novità in un Paese dove, la percentuale di chi non paga la polizza auto si attesta al 10%, diversamente dalla media europea che si ferma al 4%. Sui circa 40 milioni di mezzi in circolazione, dunque, 3 milioni e 800 mila viaggerebbero senza copertura assicurativa.
Nel sud, e in Sicilia, la percentuale sale addirittura al 30 per cento. Un dato più che allarmante che fa emergere una vera questione sociale.
“Così sarà certamente più difficile, se non impossibile, eludere le sanzioni per chi non paga regolarmente l’RCA – ha commentato Alessandro Santoliquido, presidente Commissione Auto ANIA – i consumatori potranno ricevere solo benefici con il contenimento delle polizze, per non dire che verrebbero risparmiati quintali di carta. Gli intermediari non verranno penalizzati”.
Nel database della Direzione generale della Motorizzazione aggiornato in tempo reale e collegato 24 ore su 24, confluiscono tutte le informazioni relative alle assicurazioni stipulate, grazie alla collaborazione delle imprese assicuratrici. In questo modo coloro che effettueranno i controlli potranno collegarsi al cervellone elettronico per le verifiche sul pagamento del premio, il numero di contratto, l’attestato di rischio. Ma c’è di più.
Lettura dei microchip con autovelox, telepass e targa-system
Le verifiche non saranno limitate all’”Alt, paletta, accosti” dei posti di blocco delle forze dell’Ordine lungo le strade, ma basterà che un veicolo, attraversi un’area fornita di dispositivi che consentono la lettura del microchip, come gli autovelox, telepass e le apparecchiature per il controllo del traffico, i cosiddetti Targa-system, per essere controllato ed eventualmente multato non solo per le infrazioni al codice della Strada ma anche per una irregolare situazione assicurativa. “L’istituto di vigilanza si è mosso per tempo per evitare disagi dall’entrata in vigore del provvedimento, proponendo anche un tavolo di confronto – ha dichiarato Antonio Rosario De Pascalis, Capo servizi studi e Gestione Dati IVASS – da diversi anni comunque abbiamo organizzato strumenti validi per contrastare i fenomeni fraudolenti o elusivi come l’attestato dinamico l’archivio informatico integrato per la gestione sinistri, garanzie anche per il contenimento dei prezzi”.
“Questo provvedimento aiuterà il contrasto alla frode – ha aggiunto anche Andrea Costa, responsabile Motor Allianz Italia – anche perché le forze di polizia hanno bisogno di un aiuto in quanto ai controlli a campione si affiancheranno quelli mirati. Noi ci stiamo attrezzando per fornire agli intermediari strumenti diversi per gestire la massa di polizze senza che ne siano penalizzati”. Per i consumatori, secondo il presidente regionale di Confconsumatori Sicilia, Carmelo Calì, ci auguriamo che con gli interventi di contrasto a frode ed elusione si possa raggiungere lo scopo principale di abbassare i costi per gli assicurati, certamente è una garanzia in più per coloro che pagano”.
Un sistema che si accompagna alla nascita di strumenti elettronici sempre più efficaci, utilizzati dalla polizia stradale per rilevare la mancanza di assicurazione senza fermare necessariamente il veicolo.