A seguito dello smottamento che ha interessato stamattina la collina di Letojanni e che ha provocato la chiusura di un tratto importante della A18 (da Giardini a Roccalumera), c’è stata una riunione del Comitato Operativo Viabilità presso la Prefettura di Messina. Questo il risultato (n. 4572015) a cui è giunto il Comitato: «Dopo approfondito esame della situazione, nelle more di conoscere gli esiti di un accertamento tecnico in corso volto a stabilire l’eventuale possibilità di apertura della carreggiata autostradale a valle, si è convenuto di deviare provvisoriamente il
traffico veicolare in transito sulla SS 185 di Sella Mandrazzi che collega Barcellona P.G. a Giardini-Naxos, con ingresso a Giardini per i mezzi provenienti da Catania e con ingresso a Barcellona P.G. per i mezzi che provenendo da Messina e da Palermo siano diretti a Catania». Il percorso che potete vedere sulla mappa, google maps lo dà percorribile in 3 ore e 21 minuti. In sostanza, se c’è qualcuno di Catania che lavora a Messina e deve iniziare a lavorare alle 9, può tranquillamente svegliarsi alle 3 del mattino, sperando di arrivare in orario.
Nel frattempo però arrivano le rassicurazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo che in un post su Facebook ha scritto: «Oggi pomeriggio vertice in Prefettura per la frana sulla Catania – Messina. Le ditte sono già al lavoro per un piano di consolidamento e drenaggio approvato dal genio civile. La riapertura tra stanotte e domani. Sulle strade siciliane sta franando di tutto. Non si può lavorare così».
Questa galleria fotografica è stata fatta da Giuseppe Brischetto venerdì 2 ottobre 2015 attraversando la A18. Gli operai erano a lavoro e tutto faceva capire che qualcosa non andava. Adesso ci ritroviamo con l’Autostrada A18 (Catania-Palermo) interrotta da aprile a causa del cedimento di uno dei due viadotti Himera; la A18 chiusa in entrambe le direzioni con uscite obbligatorie a Giardini (per chi viene da Catania) e a Roccalumera (per chi viene da Messina). In questo momento, chiunque da Catania volesse raggiungere una città siciliana che non sia Siracusa o Ragusa deve mettere nel conto non meno di tre ore di viaggio. Questi sono i trasporti in Sicilia. Trasporti così tanto disastrati che qualcuno percorrendo per la prima volta la Regia-Trazzera costruita dai grillini ha sentito di doverli ringraziare pubblicamente. Un qualcuno che non è un pinco pallino qualsiasi, ma tutti noi, perché il grazie i grillini se lo meritano sul serio visto che la loro bretella riesce a fare risparmiare 30 minuti, o poco più, sull’intero percorso Catania-Palermo. E questo a prescindere dal fatto che non ci siano le autorizzazioni previste dalla legge e neanche le indicazioni per raggiungerla lungo il percorso. (Clicca qui per leggere le indicazioni per la Regia-Trazzera). Ed è un peccato che sul tratto Catania-Messina non sia possibile bissare l’esperienza della regia-trazzera…
Il punto è in questo momento in Sicilia siamo all’anno zero delle infrastrutture, e ogni volta che pensiamo di aver toccato il fonto accade qualche altra cosa che ci fa sprofondare ancora più giù. E intanto Pantalone paga in tutti i modi possibili: tasse, tempo, lavoro, disservizi.
AGGIORNAMENTO ORE 18.20: L’assessore Giovanni Pizzo ha dichiarato che: «Dalle 20 riapre la Catania – Messina a corsia unica per 4 km. Sono state apportate delle barriere di contenimento per la messa in sicurezza. Stavolta probabilmente la causa è l’abusivismo e non la natura».
Monica Adorno