Catania – Si potrebbe definire una riunione farsa o, meglio, una sceneggiata quella che è andata in onda stamattina all’ex Palazzo dell’Esa in merito al futuro di Antenna Sicilia e dei 16 licenziamenti che – a quanto abbiamo capito – stanno per partire. L’incontro, previsto per le 10 di stamattina, è iniziato con pochi minuti di ritardo e c’erano tutti i convenuti che si aspettavano e pure qualcuno in più. Infatti, oltre all’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, ai sindacati (Slg-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione Siciliana della Stampa) e agli avvocati della Sige (la proprietà), c’era pure l’ufficio del lavoro. Una presenza, quest’ultima, che ha chiarito immediatamente quali sono le reali volontà della proprietà: considerare conclusi i 75 giorni previsti per la trattativa e avviare la procedura di licenziamento.
Una volta conclusa questa fase, ha commentato l’avvocato della Sige, Andronico, si vedrà se esistono i margini per una discussione che possa prevedere la realizzazione del progetto di working buyout. Ma va da sé che questo futuro, successivo ai licenziamenti, sembrerebbe escludere a priori qualunque reale possibilità. Forse perchè la proprietà è già pronta, con altri giovani collaboratori, magari provvisti di partita iva, a non proseguire l’attività della tv fondata 40 anni fa? Le voci di corridoio non mancano, le professionalità buttate al vento neanche. E l’annuncio che il tg di Antenna Sicilia, verrà sospeso già da domani – è stato detto durante la riunione -, lascia pochi spazi all’immaginazione, tanti alla disoccupazione,
Alla fine della riunione, e in conseguenza del fatto che il verbale oggi non è stato firmato, il tg di Antenna Sicilia delle 14 è andato in onda regolarmente. I 16 dipendenti – non licenziati sulla carta, ma nella pratica – si sono costituti in assemblea permanente. L’ufficio del lavoro ha convocato una riunione per il prossimo 23 ottobre. I telegiornali non si sa in che modo e se andranno in onda già dall’edizione di questa sera.
Monica Adorno