Canalicchio, Catania – Il dubbio l’avevamo già avuto stamattina guadando via Novalucello per raggiungere il posto di lavoro. Un secondo dopo aver lasciato viale Lainò un fiume in piena aveva investito tutte le auto che stavano cercando di risalire la strada controcorrente e sotto le ruote si avvertivano perfettamente grosse pietre. Non appena l’intensità della pioggia è diminuita siamo andati a controllare. Nelle foto si vede perfettamente lo scenario su cui poggiavamo le ruote avendo la fortuna di camminare in auto, ma stamattina e anche nel primo pomeriggio c’era qualcuno che si stava spostando a piedi.
Il risultato è sotto gli occhi: pietre e massi hanno coperto il manto stradale di via Novalucello, l’ingresso della traversa che taglia per via Feudo Grande e arriva in viale Lainò era completamente ostruito. Davanti al gommista e al chiosco terriccio, pietre e massi ha ricoperto quasi totalmente il manto stradale fin quasi all’incrocio. Pietre che sono rotolate anche più giù verso la Circonvallazione e sulla destra lungo la strada che conduce verso l’imbocco dell’autostrada. “Non ho mai visto una cosa simile in questa strada – ha commentato Giuseppe un operaio che lavora in una delle botteghe che si affacciano sulla strada – e lavoro qui da vent’anni. Questi lavori in via Sgroppillo non sono finiti più e stanno creando ancora più danni”.
Eh già, perché il problema è rotolato giù dal cantiere che sta lavorando in via Sgroppillo e che da mesi ormai sta lavorando anche in via Novalucello per collegare il collettore a quello di via Feudo Grande. Un lavoro, quest’ultimo, che avrebbero dovuto concludere entro l’inizio della scuola per dare la possibilità di raggiungere la scuola San Domenico Savio da via Novalucello e che ancora è lì. Praticamente fermo.
Monica Adorno