Tremestieri Etneo/Pedara – C’era una volta un iris, era caldo e fragrante e appena uscito dalla friggitrice. Lui ancora non lo sapeva ma aveva un cuore che lo rendeva diverso. Il suo cuore era verde pistacchio, quello dei suoi fratelli era bianco ricotta, nero cioccolato e giallo crema pasticcera. Tutti diversi ma tutti uguali: un panino svuotato riempito di un dolce ripieno, richiuso da un bottone di pane e fatto ruzzolare sopra una mollica di pane prima di gettarlo nell’olio bollente. L’unica cosa che li teneva separati era un lieve segnale di riconoscimento che li etichettava sul dorso per distinguerli. In comune avevano tutto il resto: un profumo sgargiante e ammaliante che raccoglieva turisti e cittadini nella piazza del paese. Tremestieri Etneo. Da dieci anni la storia si ripeteva quasi senza sosta durante l’ultimo fine settimana di ottobre ed era un appuntamento golosissimo per gli amanti dei dolci. L’anno scorso una sosta e quest’anno la rivoluzione. La sagra dell’iris non si farà più a Tremestieri, non quella storica per lo meno, ma si sposterà nel territorio di Pedara perché gli organizzatori della sagra non si sono messi d’accordo con la nuova amministrazione di Tremestieri, guidata da Santi Rando, che ha deciso di cambiarne il nome storico, così da “Sagra dell’iris e dell’artigianato”, creata e registrata da Sebastiano Di Stefano, si voleva battezzare “Sagra dell’iris e dell’arancino”. E il battesimo c’è stato annullando la storia di undici edizioni. Ma c’è stato anche un trasloco e così, nel 2015, i comuni di Pedara e Tremestieri si divideranno gli amanti dell’iris nello stesso fine settimana, dal 30 ottobre al 2 novembre. Gli organizzatori della sagra più vecchia si sono trasferiti a Pedara, mentre iris e arancini rimangono in coppia a Tremestieri
Chi ci ha guadagnato? Non è facile dirlo o meglio bisognerà aspettare le due sagre e vedere quale delle due avrà più visitatori. Al momento l’unica gara che si potrebbe fare è quella che conta le partecipazioni ai due appuntamenti su Facebook. Si potrebbe perché in quella organizzata dall’amministrazione Rando non è possibile contare i “parteciperò”. Per lo meno, noi non ci siamo riusciti. Insomma tocca aspettare questo fine settimana e, magari, mentre scegliete di passare dall’una all’altra senza saperne bene il motivo, potreste farvi una domanda: aveva un senso disperdere forze ed energie per farsi la guerra? No perché, in tutto questo, sembra che l’unico vincitore, o vincitrice, al momento sia Pedara…
Monica Adorno