La Sicilia a tavola con D’Agostino: “Triglia avvolta nel lardo pancettato di suino nero dei Nebrodi, accompagnata con crema di melanzane”. Per guarnire, rosmarino e fiori eduli
Firenze – Presenze siciliani eccellenti alla Stazione della Leopolda di Firenze che, quest’anno, è stata la sede del XXVIII Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi che ha proposto dibattiti, convegni e incontri sul tema “Cuoco 3.0 – Visioni Valori Vantaggi”.
A rappresentare la Sicilia c’era lo chef Pietro D’Agostino, prima stella Michelin del ristorante la Capinera di Taormina, che ha presentato – nel primo dei cooking show – la Triglia Croccante. Un piatto e una Avant Premiere creata appositamente per la kermesse fiorentina con lo scopo, riuscito, di portare la Sicilia a tavola: dal pesce azzurro dello Jonio, ai funghi porcini dell’Etna, dalle patate di Giarre alla cipolla di Giarratana, è stato un tripudio di sapori e colori molto apprezzato dai critici. “Abbiamo avvolto la triglia in un lardo pancettato di suino nero dei Nebrodi, accompagnandola con crema di melanzane per ricordare che la nostra terra è mare ed Etna insieme – ha spiegato al pubblico D’Agostino – e per finire abbiamo messo una spolverata di cannella per dare un tocco aromatico al piatto”.
All’evento è presente anche Nazionale Italiana Cuochi, organo rappresentativo della FIC, ambasciatrice dei cuochi e della cucina italiana in ogni competizione, in Italia e all’Estero.
Un congresso, dunque, all’insegna dell’apertura e del confronto, per essere protagonisti preparati in un mondo in continua evoluzione. Tre giornate dedicate a visioni che stimolano la creatività, perché quella del cuoco è una professione che guarda avanti. Valori sociali, perché il cuoco ha delle responsabilità nei confronti dei produttori e dei consumatori, valori promozionali, per far conoscere un territorio attraverso i piatti e le sue eccellenze, e valori gustativi. Vantaggi economici e sociali che vanno oltre la filiera dell’agroalimentare.