Il monitoraggio sui treni veloci siciliani è stato realizzato dal Comitato Pendolari Siciliano e dal Ciufer nel periodo compreso tra il 3 maggio e il 31 dicembre 2015
Da otto mesi Catania e Palermo sono collegate da un servizio di trasporto ferroviario con tempo di percorrenza decisamente innovativi per la Sicilia. Sia in termini di tempo, sia in termini di numero di collegamenti giornalieri disponibili. Una sorta di manna dal cielo che non era poi così difficile mettere in pratica – anzi tutt’altro – e che era persino stata messa nero su bianco dal 2013. Una ignavia, se così si può chiamare, che il crollo del viadotto Himera sulla A19 ha interrotto, dimostrando a tutti che dal venerdì al lunedì tutto è possibile se le cose si vogliono. Persino in Sicilia. E così sette coppie di Minuetti da lunedì 3 maggio 2015 (il 13 aprile 2015 i treni veloci attivati per l’emergenza erano due) effettuano regolare servizio tra Catania-Palermo rivelandosi migliori persino dei collegamenti su gomma che, per anni, sono stati i prediletti da tutti. Persino dalla Regione. Va da sé che il servizio già previsto nel 2013, sarebbe stato attivato, ma solo con il cambio orario di dicembre 2015. Questo vuol dire che i treni veloci in Sicilia non c’erano? No, c’erano. Ed erano attivi già negli orari ufficiali del 2010 e del 2011, ma erano solo due e con orari impossibili. Il primo partiva alle 6.38 da Palermo (arrivo a Catania alle 9.38). Il secondo partiva da Catania alle 15.26 (arrivo a Palermo alle 18.30). Ma in effetti i collegamenti sarebbero state più utili, soprattutto ai pendolari, se proposti in maniera invertita. Proprio questo chiese, all’epoca, il Comitato Pendolari Siciliano alla Regione, senza però ottenere alcuna risposta.
In questi otto mesi il Comitato Pendolari Siciliano, con il Ciufer (Comitato Italiano Utenti Ferrovie regionali), si sono presi la briga di monitorare questi treni per vedere se tra il dire e il fare i numeri coincidevano. Monitoraggio, reso pubblico pochi giorni fa, sui ritardi accumulati da TrenItalia dal 3 maggio al 31 dicembre 2015 sulla tratta Catania-Palermo.
I RISULTATI. Su 187 giorni e 2.375 treni monitorari, ci sono stati: 115 treni in anticipo, 67 in orario, 28 soppressi, 790 con ritardi entro i cinque minuti, 458 con ritardi da 6 a 10 minuti, 477 con ritardi da 11 a 20 minuti, 456 con oltre 20 minuti di ritardo, 46 con più di un’ora di ritardo. Per un totale di 30.902 minuti complessivi di ritardo pari a circa 515 ore. Equivalenti a circa 21 giorni.
I dati del monitoraggio condotto dal Comitato Pendolari verranno inoltrati all’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento trasporti dott. Fulvio Bellomo e alla dott.ssa Carmen Madonia del Dipartimento trasporti Servizio 4° Trasporto Ferroviario,
«Riteniamo che vi sia stata troppa enfasi – dichiara Giosuè Malaponti presidente del Comitato – sui treni veloci della Palermo-Catania da parte di tutti e a maggior ragione da parte dell’assessore regionale ai trasporti, pro tempore Giovanni Pizzo. Infatti né gli assessori né i dirigenti generali che in questi anni si sono susseguiti in assessorato e al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, hanno tenuto conto e richiesto (pur essendoci i fondi (30 milioni di euro) previsti e finanziati dal Contratto di Programma 2007/2011 a Rete Ferroviaria Italiana) in tutti questi anni l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Catania. Eppure oggi si preferisce portare avanti a tutti i costi l’opera faraonica del raddoppio ferroviario tra i due capoluoghi. Un’opera che dispone di circa 900 milioni di euro finanziati sui 6-7 miliardi di spesa previsti per realizzarla integralmente. Miliardi che si sarebbero potuti impiegare – conclude Malaponti – per migliorare le condizioni dell’intera rete ferroviaria siciliana partendo da Trapani, completando il raddoppio della Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa, per arrivare sino a Caltanissetta passando da Ragusa».
Monica Adorno
Ritardo accumulato da ogni treno veloce
1° posto Regionale veloce 3810 con 53 ore di ritardo
2° posto Regionale veloce 3811 con 50 ore di ritardo
3° posto Regionale veloce 3802 con 43 ore di ritardo
4° posto Regionale veloce 3803 con 40 ore di ritardo
5° posto Regionali veloci 3812 e 3808 con 39 ore di ritardo
6° posto Regionali veloci 3813 e 3809 con 37 ore di ritardo
7° posto Regionali veloci 3806 e 3805 con 32 ore di ritardo
8° posto Regionale veloce 3804 con 31 ore di ritardo
9° posto Regionale veloce 3802 con 30 ore di ritardo
10° posto Regionali veloci 3807 e 3800 con 26 ore di ritardo
Corse giornaliere e tempi di percorrenza per singolo treno
Regionali Veloci 3804-3806-3808-3812 percorrenza 2 ore e 47
Regionale Veloce 3810 percorrenza 2 ore e 48
Regionali Veloci 3802-3807 percorrenza 2 ore e 49
Regionale Veloce 3801 percorrenza 2 ore e 50
Regionale Veloce 3803 percorrenza 2 ore e 51
Regionali Veloci 3800-3805-3809-3813 percorrenza 2 ore e 55 minuti
Regionale Veloce 3811 percorrenza 2 ore e 57