Scattano i controlli più serrati, nei confronti dei cittadini, per scongiurare contaminazioni soprattutto nei sacchetti dell’umido. A rischio i 5 milioni di euro da ricevere dal Conai se non si raggiunge il 65%
Catania – È iniziato ieri il terzo step per la raccolta differenziata e qualcosa non va proprio per come dovrebbe. Il terzo quadrilatero, che si è aggiunto al progetto iniziato il 30 novembre, è quello di Corso Italia, viale XX Settembre e viale Regina Margherita ed è quasi scontato che nei primi giorni ci sia un po’ di smarrimento: i cassonetti scomparsi e le nuove regole a cui abituarsi sono difficili da mettere in pratica. Ma se nella nuova zona “investita” dalla differenziata si chiuderà mezzo occhio in questa prima fase della raccolta, lo stesso non può accadere nei quartieri che la differenziata l’hanno iniziata molte settimane fa.
Orari di conferimento non rispettati e, soprattutto, differenziata fatta malissimo rischiano di rendere vani gli sforzi che stanno compiendo la maggior parte dei cittadini e chi è addetto alla raccolta e al conferimento in discarica. Il problema maggiore riscontrato è che all’interno dei sacchetti in cui dovrebbe esserci solo l’organico, vengono ritrovati oggetti che andrebbero nell’indifferenziata. Un ostacolo insormontabile che impone la restituzione al mittente – e quindi all’amministrazione comunale – dei sacchetti incriminati. Qual è il risultato è presto detto e fa rima con multe e sanzioni che vanno dai 25 ai 500 euro nei casi più gravi e reiterati.
“Sono già state elevate diverse multe purtroppo – ha affermato l’assessore all’Ecologia Saro D’Agata – non abbiamo ancora un conteggio preciso ma ne avremo contezza nei prossimi giorni anche alla luce del fatto che stiamo potenziando i controlli e attuato una linea più dura”. La linea più dura promossa dall’amministrazione, e dal sindaco Bianco in testa, impone 200 controlli al giorno per conferire in discarica una raccolta differenziata di ottima qualità. Requisito necessario e fondamentale per raggiungere la percentuale del 65% e ricevere dal Conai (come aveva affermato De Santis a fine novembre 2015) quei 5 milioni di euro che contribuirebbero a ridurre le tasse ai catanesi.
Cosa succederà adesso? Gli operatori ecologici che si occupano della raccolta controlleranno tutti i sacchetti e non ritireranno quelli contaminati. La prima volta nel sacchetto verrà lasciato un biglietto adesivo in cui verrà scritto che il contenuto è inappropriato. Nel caso in cui gli errori verranno ripetuti scatteranno le sanzioni.
Se state pensando che i sacchetti non hanno il codice a barre e che risalire al proprietario non è possibile, state sbagliando. La sanzione infatti verrà elevata in ogni caso contro l’amministratore del condominio e quindi saranno i condomini tutti a pagare per lo sbaglio di uno. In caso di immobili singoli risalire al proprietario non è così difficile. Insomma il giro di vite è già stato avviato e forse conviene differenziare al meglio.
È giusto però segnalare anche i problemi subiti dai cittadini. Uno su tutti riguarda il numero verde che spesso non è raggiungibile e questo crea disagi e problemi a chi ha bisogno di risposte. Qualcuno altro si lamenta del fatto che in alcune piazze, oltre ad aver tolto i cassonetti, sono stati eliminati anche i cestini per la carta, quindi è impossibile buttare in modo corretto anche una gomma rischiando, dal 2 febbraio 2016, una multa di 300 euro. Un altro aspetto che andrebbe attenzionato è quello degli orari di conferimento. Portar fuori i sacchetti dalle 20 alle 22.30 non è agevole per molti: per i single, ad esempio, che lavorano fino a tardi o che la sera preferiscono andare in giro; per gli anziani che invece preferiscono stare a casa. Una perplessità che abbiamo segnalato a chi si occupa della raccolta differenziata a Catania e ci hanno risposto che verrà attenzionato non appena la raccolta entrerà a pieno regime e con un numero di addetti più congruo.
Chi non ha ancora ricevuto il kit o ha bisogno di informazioni può recarsi nell’ufficio di via Etnea 603 aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. C’è anche il numero verde 800 59 44 44 e la pagina Facebook “Catania rinasce”.
Le famiglie che hanno bambini piccoli o anziani a carico possono fare presente la situazione e chiedere la possibilità di conferire pannolini e pannoloni con una frequenza maggiore prevista per l’indifferenziata.
Sono previste facilitazioni anche per chi lavora la sera e quindi è impossibilitato a portar fuori la spazzatura negli orari previsti, dalle 20 alle 22,30.
Le strade interessate dal terzo step: corso delle Province, corso Italia fino a viale Vittorio Veneto, cortile Maurolico, largo Rosolino Pilo, piazza Trento lato Nord fino a via XX Settembre, piazza Giovanni Verga lato Nord fino all’asse viario viale XX Settembre-corso Italia, via Amore, via Aurelio Giuseppe Costanzo, via Bologna, via Cancellieri, Via Caronda da Via Monserrato a viale XX Settembre, via Carrata, via Dalmazia, via Nicola Fabrizi, via Fichera, via Firenze da largo Rosolino Pilo a viale Vittorio Veneto, via Vincenzo Giuffrida da via Gabriele D’Annunzio a viale XX Settembre, via Grotte Bianche da largo Rosolino Pilo a viale XX Settembre, via Guzzardi, via Matteo Renato Imbriani, via Milano fino a viale Vittorio Veneto, via Monaca Santa, via Musumeci da viale XX Settembre a via Gabriele D’Annunzio, via Guglielmo Oberdan da via D’Annunzio a piazza Trento, via Vittorio Emanuele Orlando, via Papale, via Perugia, via Pisa, via Ramondetta, via Rindone, via Francesco Riso, via Ruggero Settimo, via Oliveto Scammacca, via Verona, viale Regina Margherita da Via Etnea a via Caronda, Viale XX Settembre.
Monica Adorno
Utenze domestiche, tipologie e giorni di conferimento